Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Galle Cornelius il Vecchio

PITTORI: Galle Cornelius il Vecchio

Agostino e i Padri della Chiesa

Agostino e i Padri della Chiesa

 

 

GALLE CORNELIUS IL VECCHIO

1640-1642

Milano, Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Collezione delle Stampe "Achille Bertarelli"

 

Agostino e i Padri della Chiesa

 

 

 

Autore di questa incisione è Cornelius Galle il Vecchio (1576-1640) che vi ha raffigurato i quattro Padri della Chiesa.

Il disegno è stato ideato da Pieter Paul Rubens( 1577-1640)

L'acquaforte è stata realizzata a bulino e misura 464 mm x 365 mm  per quanto concerne la parte figurata.

 

La stampa venne eseguita ad Anversa da Hendricx Gilles e porta anche il nome del dedicante, un certo De Neyt Herman e della persona a cui era dediocata, Van Hamme Willem.

La stampa reca in basso una iscrizione, la cui trascrizione riporta: P. Paulus Rubens inuentor, Corn. Galle sculpsit. Gillis Hendricx excudit Cum priuilegio. REVERENDO ADMODVM, NOBILI [...] HERMANNVS DE NEYT ANTVERP.

Il foglio presenta un timbro a inchiostro con l'iscrizione Museo Poldi Pezzoli. Lo stato attuale di conservazione è discreto.

I quattro Dottori della Chiesa sono seduti a conciliabolo: al centro troviamo san Gregorio Magno papa con la tiara in testa e il bastone papale. A destra, seminudo e con una folta barba che gli scende dal viso scarno troviamo san Gerolamo ai cui piedi se ne sta accovacciato il leone che lo contraddistingue. A sinistra notiamo sant'Ambrogio che conversa con san Gregorio: alle sue spalle un angioletto porta in mano un favo di api che ricorda un episodio miracoloso che contraddistinse la sua nascita. Un nugolo di api entrò e uscì dalla sua bocca senza provocargli alcun danno e l'episodio simboleggiava la sua futura capacità eloquio tanto da diventare un eccellente oratore.

Agostino è raffigurato fra san Gerolamo e san Gregorio. E' vestito da vescovo con la mitra in testa e con la mano sinistra indica un passo delle scritture a san Gerolamo che a sua volta ne indica un altro. L'episodio vuole ricordare lo scambio epistolare, anche burrascoso fra i due, a proposito della interpretazione di alcuni passi evangelici e biblici.