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PITTORI: Willem van Herp

La continenza nel giardino di Milano

La continenza nel giardino di Milano

 

 

WILLEM VAN HERP

1650

Vienna, Palazzo Dorotheum Lotto No. 632

 

L'apparizione della Continenza nel giardino di Milano

 

 

 

La tela è apparsa in una asta del 2019 a Vienna, Palazzo Dorotheum nel Lotto Numero 632. In tale occasione venne attribuita a Van Herp (1614-1677) pittore fiammingo di Anversa. L'opera, che raffigura La vocazione di sant'Agostino o meglio l'Apparizione della Continenza nel giardino della sua casa milanese, è dipinta ad olio su tela, dalle dimensioni di 37,5 x 33 cm. Proveniva da una collezione privata olandese. La struttura dell'opera richiama una similare composizione che Willem van Herp dipinse sullo stesso soggetto per la chiesa degli Agostiniani ad Anversa, ma di maggiori dimensioni (203 x 286 cm). In quest'ultimo caso il quadro di Van Herp ad Anversa appartiene a una serie di dodici dipinti che illustrano episodi della vita di Agostino, tutti ancora in situ. Rispetto al dipinto di Anversa è stata modificata la parte destra con l'introduzione di un caseggiato con un balcone a portico aperto, dove si affaccia una donna, che con ogni probabilità va riconosciuta in santa Monica. Questo particolare avvicina l'opera di van Herp alla struttura tematica della stampa che fu pubblicata nel 1624 a Parigi da Schelte da Bolswert. La bella figura al centro che cerca di intrattenere Agostino fra due angeli è una novità ed è del tutto libera dalle idee di Bolswert, che influenzò l'arte delle Fiandre.

L'opera di Herp è concepita in diagonale seguendo il fascio di luce che scende dal cielo: Agostino, giovane, con baffi, ben vestito, è seduto ai piedi di un fico con il viso in piena luce. La sua espressione è grave e gli occhi rivolti alla Continenza. Qui Van Herp ha mescolato i due episodi della continenza e del tolle lege ambientandoli simultaneamente nel giardino della sua casa milanese.

 

 

Willem van Herp

Talora viene citato come Willem van Herp il vecchio. Questo pittore fiammingo nativo di Anversa (1614-1677) si specializzò particolarmente in dipinti di piccole dimensioni con raffigurazioni religiose o popolari. A lungo si è creduto che sia stato un allievo di Pieter Paul Rubens a motivo dell'utilizzo frequente che egli fece dei motivi e dei dipinti di Rubens. Sappiamo che collaborò con Damiaan Wortelmans II, Hans Biermans ed altri artisti minori. Dal 1637 venne incluso nella Gilda di San Luca come maestro indipendente. Per tutta la sua vita visse e lavorò ad Anversa. Sposò la figlia del pittore Artus Wolffort e fu padre di Norbertus e di Willem (II) van Herp, entrambi pittori, oltre a due figlie, Maria Anna e Anna Maria.

Van Herp dipinse tematiche di genere e religiose, senza tuttavia datare le sue opere. Il suo stile è caratterizzato da una profonda espressività delle figure. Molti dei suoi dipinti erano copie di pittori di Anversa come Rubens, Anthony van Dyck, Jacob Jordaens, Gerard Seghers, Jan Boeckhorst, Hendrick van Balen, Erasmus Quellinus il Giovane, Gaspar de Crayer e Artus Wolffort oltre a quelle di artisti italiani.

Van Herp realizzò anche cartoni per arazzi.