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PITTORI: Arnold van Westerhout

Agostino cardioforo

Agostino cardioforo

 

 

ARNOLD VAN WESTERHOUT

1695

Pavia, Biblioteca Universitaria

 

Agostino cardioforo

 

 

 

Nel riquadro superiore l'incisore ha raffigurato a mezzo busto l'immagine di sant'Agostino in un atteggiamento assai dinamico ove alla posizione statica del braccio e della mano destra, che impugna una penna, fa riscontro l'impetuoso allungamento del braccio sinistro che eleva al cielo un cuore fiammante.

La scritta sottostante chiarisce che l'immagine è relativa al PADRE S. AGOSTINO DOTTORE DI SANTA CHIESA. Il santo indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa. Sotto il piviale si nota agevolmente la presenza della tonaca nera dei monaci agostiniani che dalla metà del XIII se seguono la regola diffondendola in tutto il modo. Il volto del santo, il cui sguardo è rivolto al cuore fiammante, simbolo iconografico del suo immenso amore per Dio, ha una spetto ormai vegliardo, con una folta barba riccioluta che gli scende feconda dal mento.

Nel riquadro inferiore la scritta esplicativa annuncia la riproduzione "della cassa di marmo sigillata col sigillo Regio, nella quale stava rinchiusa quella di Argento qui sotto posta" con l'indicazione AUGUSTINO.

La stampa, realizzata su disegno dell'agostiniano Marco Trasci, celebra il ritrovamento delle reliquie di Agostino nella cripta di san Pietro in Ciel d'Oro nell'anno 1695.

Arnold van Westerhout è autore di 682 opere incise, la maggior parte delle quali realizzate durante la sua residenza in Italia. L'argomento delle opere da lui incise e pubblicate comprende soggetti e ritratti religiosi, secolari e storici. Alcune delle opere sono incisioni tratte da dipinti di importanti pittori del XVII secolo come Carlo Maratta e Guido Reni . Su alcuni di questi collaborò con un altro incisore fiammingo attivo a Roma chiamato Robert van Audenaerde, di cui sembra sia stato l'editore.

 

 

 

Arnold van Westerhout

Arnold van Westerhout o Arnoldo van Westerhout nacque ad Anversa nel 1651, dove si formò come incisore, pittore e disegnatore. Tuttavia lavorò principalmente in Italia, dove si stabilì a Roma.

Suo padre notando il suo talento sin da giovane per il disegno lo affidò come apprendista a Alexander Goetiers (1637-1686). Nei registri della Gilda cittadina Arnold fu registrato come apprendista nell'anno 1665-1666, in seguito fu registrato come maestro pittore nell'anno 1673-1674. Ad Anversa operò come disegnatore e come incisore di ritratti sia su disegni suoi che di altri maestri. Nel 1679 lo troviamo a Venezia dove collabora ad alcune pubblicazioni dell'editore Giovanni Palazzi (1640-1703). Nel 1681 van Westerhout si era già trasferito a Roma, dove viveva in casa del pittore e incisore olandese Cornelis Bloemaert, che lo nominò esecutore testamentario. A Roma van Westerhout divenne uno degli incisori più importanti della città e uno dei suoi incarichi più importanti furono le illustrazioni della Vetera Monimenta di Giovanni Ciampini. Il primo volume di quest'opera fu pubblicato nel 1690. Si trasferì a Firenze per un breve periodo dalla fine del 1691 all'inizio del 1692 prima di tornare a Roma e da allora si definì "incisore del Gran Principe Ferdinando de' Medici " fino alla morte di Ferdinando nel 1713. Dal 1716 gli fu concesso il titolo di incisore ufficiale del Duca di Parma. Arnold a Firenze sposò Angela de Pulco di Città di Castello e poi a Roma si risposò con Maddalena Antonini. Morì a Roma nel 1725 senza lasciare eredi. Un suo nipote si formò con lui nell'acquaforte e nell'incisione e visse e lavorò a Firenze. Suo allievo fu l'incisore italiano Giovanni Girolamo Frezza che frequentò la sua bottega a Roma.