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BEAti dell'Ordine Agostiniano: GREGORIO CELLI

Immagine di Gregorio Celli

 

Immagine di Gregorio Celli

 

 

GREGORIO CELLI

 

 

Ex processu Informativo anni 1757

II. Testis Adm. Rev. D. Antonius Maria Colucci Sacerdos, aetatis ann. 72, iuxta 8, Inter. Proc. fol. 215, respondit:

Io ho inteso più volte a nominare il Beato Gregorio per lo più col titolo di Beato, e qualche volta con quello di Santo, e l'ho inteso nominare da tutti colla stessa venerazione colla quale si nominano gli altri Santi o Beati.

Et juxta 9, interr. respondit:

Io ho veduto, e so anche per fama, che il Beato Gregorio è venerato dal Popolo con molta devozione egualmente, che gli altri Santi e Beati, che sono esposti alla pubblica venerazione.

Et super art. 1, Proc. fol. 217 ter, dixit:

E' vero, che in Verucchio, ed in altri luoghi vicino ad esso il Beato Gregorio Celli è venerato da ogni sorte di persone, come Beato, e che viene invocato comunemente ora con detto titolo di Beato, e talvolta anche con quello di Santo.

Et super art. 7, Proc. fol. 218 ter, dixit:

Egli è invocato come Beato, e come tale è venerato da tutti e Secolari e Regolari, tanto Paesani, quanto Forastieri circonvicini, come ho veduto, e si vede da tutti comunemente.

IV. Testis Ill.mus D. Fortunatus Landi Sacerdos, aetatis ann. 77, iuxta 8, Inter. Proc. fol. 231 ter, respondit:

Ho iteso nominare il Beato Gregorio più volte e spessisimo col titolo di Beato, ed anche con quello di Santo, e sempre colla stessa venerazione, con la quale si nominano li altri Santi e Beati.

Et juxta 9, interr. respondit:

Egli è venerato comunemente da tutto il Popolo con molta devozione, egualmente che gli altri Santi e Beati, che stanno esposti alla pubblica venerazione, e so questo, perché l'ho veduto, perché ho molta devozione ancor'io per esso, e lo so anche per pubblica voce e fama.

Et super art. 1, Proc. fol. 233 ter, dixit:

E' vero, che in Verucchio, ed in altri luoghi ad esso vicini il Beato Gregorio è venerato da ogni ordine di persone come Beato o Santo, ed è ivocato comunemente da tutti come Santo o Beato.

Et super art. 7, Proc. fol. 234, dixit:

Il Beato Gregorio è invocato da tutti come Santo e Beato, e come tale è venerato da ogni ordine di perfone, Secolari e Regolari, e non solamente della Terra di Verucchio, ma ancora de Paesi circonvicini.

V. Testis Ill.mus D. Joannes Antonius Barbari, Civis Veruchii, aetatis ann. 47, iuxta 8, Inter. Proc. fol. 239 ter, respondit:

Io ho inteso nominare più e più volte il Venerabile Servo di Dio Gregorio di Verucchio col titolo di Beato, ed ho letto che gli è stato dato anche quello di Santo, e sempre l'ho inteso nominare con venerazione simile a quella, che si ha per gli altri Santi e Beati.

Et juxta 9, interr. respondit:

Io ho veduto, e so anche per fama, che il Beato Gregorio è venerato da tutto il Popolo di Verucchio, e degli altri luoghi vicini particolarmente e comunemente colla stessa devozione e rispetto, con che sono venerati gli Santi e Beati, che hanno esposti alla pubblica venerazione, ed io medesimo ho per lui particolare devozione.

Et super art. 1, Proc. fol. 241 ter, dixit:

E' vero, che inVerucchio ed in altri luoghi vicini il Venerabile Gregorio Celli è venerato da ogni ceto di persone come Beato, e che con questo titolo è comunemente invocato, col titolo di Santo poi io l'ho ritrovato scritto in una scrittura antica esistente nell'Archivio di Verucchio.

Et super art. 7, Proc. fol. 242 ter, dixit:

Egli è invocato come Beato, e come tale è venerato da tutti li Secolari, e Regolari della Terra di Verucchio, ed ancora dalli Forastieri dei luoghi vicini.

IX. Testis ex officio Adm. Rev. D. Innocentius Barbari, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 8, Inter. Proc. fol. 288, respondit:

Io ho inteso nominare il Beato Gregorio Celli di Verucchio mia Patria sempre dalla mia età puerile per tutto il tempo che sono stato in Verucchio, ed anche ogni volta che ho avuto occasione di andarvi, signanter nel giorno della sua Festa, per la quale io sono andato qualche volta in Verucchio per mia devozione, e l'ho sentito a nominare anche in Rimino sempre col titolo di Beato, e talvolta con quello di Santo, e sempre con venerazione simile a quella che si ha per gli altri Santi e Beati.

Et juxta 9, interr. respondit:

Io ho veduto nel tempo, e tutte le volte che sono stato a Verucchio, che il Beato Gregorio è comunemente venerato dal Popolo di Verucchio e de' Paesi circonvicini con devozione particolare, egualmente che gli altri Santi e Beati che pubblicamente si venerano, e so per fama, per quel tempo che non sono stato in Verucchio, che egli è sempre stato comunemente venerato da tutti come Santo e Beato.

Et super art. 1, Proc. fol. 289 ter, dixit:

E' verissimo che nella Terra di Verucchio ed in altri luoghi ad essa vicini il Venerabile Gregorio Celli è venerato da ogni ceto di persone come uno de Comprensori della visione beatifica, ed è invocato communemente col titolo di Beato, e talvolta ancora con quello di Santo.

Et super art. 7, Proc. fol. 290 ter, dixit:

Egli è invocato come Beato, e talvolta anche come Santo da ogni ordine di persone Secolari, e Regolari non solo della della Terra, ma anche de' Luoghi vicini.

X. Testis ex officio, Adm. Rev. D. Jacobus Franciscus Ragni, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 8, Inter. Proc. fol. 296, respondit:

Io ho sempre inteso a nominare fino dalla mia tenera età il Venerabile Servo di Dio Gregorio da Verucchio col titolo di Beato, e sempre con venerazione e rispetto, come si nominano gli altri Santi o Beati.

Et juxta 9, interr. respondit:

Io ho veduto ogni volta che sono stato in Verucchio, e so anche per fama, che il Beato Gregorio è venerato communemente da tutti come Santo e Beato egualmente che gli altri Santi e Beati che stanno esposti alla pubblica venerazione, e l'ho sempre venerato ancor io.

Et super art. 1, Proc. fol. 297 ter, dixit:

E' verissimo che in Verucchio, ed in altri Luoghi vicini il Venerabile Gregorio Celli è venerato da ogn'ordine di persone come uno de Comprensori della visione beatifica, ed è communemente invocato col titolo di Beato.

Et super art. 7, Proc. fol. 298 ter, dixit:

Egli è invocato communemente come Beato da tutti li Ceti Secolari e Regolari non solo della Terra di Verucchio, ma anche de' Luoghi vicini.

Ex Processu Informativo anni 1757

II. Testis Adm. Rev. D. Antonius Maria Collucci, Sacerdos, aetatis ann. 72, iuxta 10, Inter. Proc. fol. 215 ter., respondit:

Io so, che le sante Reliquie del Beato Gregorio riposano in una Cassa di marmo posta sotto l'Altare della Cappella detta del Beato Gregorio nella Chiesa de' Padri di S. Agostino di Verucchio lateralmente a man sinistra, e che vi sono tenute con tutta venerazione, e decenza.

Et super art. 2, Proc. fol. 217 ter, dixit:

E' anche vero che il suo Sepolcro sta esposto alla pubblica venerazione nella Cappella dedicata al medesimo con suo Altare, e Quadro nella Chiesa de' Padri di S. Agostino di detta Terra di Verucchio.

III. Testis Exc.mus D. Petrus Giuccioli I. V. D., aetatis ann. 45, iuxta 10, Interr. Proc. fol. 224 respondit:

Nella Chiefa de' Padri di S. Agostino di Verucchio lateralmente a mano sinistra vi è la Cappella, e l'Altare del Beato Gregorio col suo proprio Quadro, e sotto la mensa di detto Altare riposano le di lui Ossa in una Cassa di marmo tenuta, e custodita con venerazione, e decenza.

Et super art. 2, Proc. fol. 225 ter, dixit:

Il Sepolcro di detto Beato o Deposito sta esposto alla pubblica venerazione nella di lui Cappella nella Chiesa delli Reverendi Padri Agostiniani di Verucchio.

IV. Testis Ill.mus D. Fortunatus Landi Sacerdos, aetatis ann. 77, iuxta 10, Inter. Proc. fol. 232, respondit:

Il Corpo del Beato Gregorio Celli riposa in una Cassa di marmo in una Cappella detta del Beato Gregorio lateralmente a mano sinistra nella Chiesa de' Padri di S. Agostino di Verucchio sotto la mensa dell'Altare con venerazione, e decenza.

Et super art. 2, Proc. fol. 233 ter, dixit:

Il di lui Sepolcro sta esposto alla pubblica venerazione nella Chiesa di S. Agostino di Verucchio in una Cappella laterale a mano sinistra, dove è il suo Quadro colla sua santa Imagine, il suo Altare proprio, e le sue ossa stanno in un'arca di marmo sotto la mensa di detto Altare.

XII. Testis Ill.mus D. Joannes Antonius Barbari, aetatis ann. 47, iuxta 10, Interr. Proc. fol. 240, respondit:

Io so che il Corpo del Beato Gregorio riposa nella Chiesa de' Padri di S. Agostino di Verucchio in un'arca di marmo chiusa, e custodita con tutta decenza sotto la mensa dell'Altare dedicato al medesimo con sua Imagine in una Cappella laterale a mano sinistra della sudetta Chiesa.

Et super art. 2, Proc. fol. 242, dixit:

Il suo Deposito sta esposto alla publica venerazione nella Cappella dedicata al medesimo nella Chiesa de i Padri di S. Agostino di Verucchio chiuso sotto la mensa del suo Altare, ove è la sua Imagine dipinta in Quadro.

IX. Testis ex Officio. Adm. R. D. Innocentius Barbari, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 10, Interr. Proc. fol. 288 ter, respondit:

Io so, ed ho veduto, che le Ossa del Beato Gregorio stanno la mensa dell'Altare dedicato al medesimo in un'urna di marmo custodita con più chiavi con decenza e venerazione nella sua Cappella entro la Chiesa de' Padri di S. Agostino di Verucchio.

Et super art. 2, Proc. fol. 290, dixit:

E' anche vero, che il suo Sepolcro sta esposto alla pubblica venerazione nella Cappella dedicata al medesimo nella Chiesa de i Padri di S. Agostino di Verucchio.

X. Testis ex officio, Adm. Rev. D. Jacobus Franciscus Ragni, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 68, iuxta 10, Inter. Proc. fol. 296 ter., respondit:

So ed ho veduto, che il Corpo del Beato Gregorio riposa in un'urna di marmo sotto la mensa di un Altare dedicato al medesimo entro la sua Cappella nella Chiesa de' Padri di S. Agostino di Verucchio, e che vi è tenuto e custodito con venerazione e decenza.

Et super art. 2, Proc. fol. 298, dixit:

Il di lui Sepolcro è esposto alla pubblica venerazione in una Cappella dedicata al medesimo nella Chiesa de i Padri di S. Agostino di Verucchio.

 

 

Ex Processu Informativo anni 1757

II. Testis Adm. Rev. D. Antonius Maria Collucci, Sacerdos, aetatis ann. 72, iuxta 12, Inter. Proc. fol. 215 ter., respondit:

Il Corpo del Beato Gregorio, e specialmente il suo Capo si espone alla publica venerazione rinchiuso dentro una teca d'argento nel giorno della sua Festa, ed anche in altri giorni per qualche urgente necessità, come sarebbe per implorare pioggia, o serenità; o in occasione di terremoto; o per altra simile urgenza, ed in tali occasioni concorre il Popolo a venerarlo, e vi sono sempre concorso ancor io egualmente, che ogni altro genere di persone di qualsiasi grado, condizione, sesso, ed età.

Juxta 12, Inter. respondit:

Oltre li giorni sopra da me indicati, so che il Beato Gregorio, e il suo santo corpo sono venerati continuamente da tutti, e che communemente il Popolo va a venerarlo, ed a fare orazione nel decorso di tutto l'anno avanti il di lui Sepolcro, e l'istesso ho fatto, e fo ancor io, quando le mie indisposizioni me lo permettono, e tale venerazione viene prestata al detto Beato Gregorio non solamente dal Popolo di Verucchio, ma anche da Forastieri, massime de' Paesi vicini, quali vi concorrono in molto numero specialmente nel giorno della di lui Festa, che si fa l'ultima Domenica di Maggio con un triduo avanti in onore dell'istesso Beato.

Et super art. 3, Proc. fol. 217 ter., dixit:

E' vero altresì, che il Corpo del Beato Gregorio esistente sotto la mensa del di lui Altare, nella di lui Cappella in una cassa di marmo si scopre ogni anno il giorno della sua Festa, come anche in altre occasioni di publiche preghiere, e ricorsi, e che in suo onore si celebra un triduo avanti la di lui Festa.

Super art. 4, dixit:

Nel giorno della Festa di detto Beato, e tutte le altre volte, che publicamente si mostrano le sue Reliquie, le medesime s'incensano dalli Sacerdoti vestiti colli sagri paramenti.

Super art. 5, dixit:

E' vero, che nel giorno della Festa del Beato Gregorio, egli è venerato da Fedeli, che vanno a fare orazione avanti al suo deposito, e che anche negli altri giorni dell'anno egli è venerato da ogni sorta di persone, con fare orazioni avanti il suo Altare con tutta quella religiosa venerazione, che si presta agl'altri Santi, o Beati, che si venerano per tutta la Chiesa Cattolica.

IV. Testis Ill.mus D. Fortunatus Landi Sacerdos, aetatis ann. 77, iuxta 11, Inter. Proc. fol. 232, respondit:

Il Corpo di detto Beato Gregorio si espone alla pubblica venerazione nel giorno del1a sua Festa, che cade nell'ultima Domenica di Maggio, avanti la qual Festa si fa un triduo in onore del medesimo, ed allora concorre il popolo a venerarlo d'ogni età, sesso, e condizione, ed ancor io vado a venerarlo, conforme ho sempre fatto. Oltre al giorno poi della di lui Festa le sue sante Reliquie, e specialmente la Testa rinchiusa in un reliquiario d'argento si espongono ancora in altri giorni in qualche urgente bisogno per implorare da Dio a sua intercessione o la pioggia, o la serenità, o altra grazia, ed allora concorre egualmente il Popolo tutto a venerarlo.

Juxta 12, Inter. respondit:

Anche negli altri giorni fra l'anno il Popolo di Verucchio va continuamente a fare orazioni, ed a raccommandarsi a Dio avanti il di lui Altare, ove sta la fua Imagine, e dove è il suo deposito, e vi sono sempre andato, e vi vado continuamente ancor io.

Super art. 3, Proc. fol. 233 ter., dixit:

E' verissimo, che ogni anno il scoprono le sue ossa esistenti nel suo Sepolcro non solo nel giorno della sua Festa, ma anche in altre occasioni di publiche preghiere e ricorsi, e che si celebra un triduo avanti la Festa ad onore del medesimo Beato.

Super art. 4, dixit:

E' anche verissimo, che nel giorno della Festa del Beato Gregorio, e tutte le volte, che si scoprono le sue sante Reliquie, esse s'incensano da Sacerdoti vestiti co' paramenti Sagri.

Super art. 5, dixit:

E' verissimo, che in detto giorno egli è venerato dalli Fedeli, e che questi vanno a fare orazione avanti il suo Sepolcro ed Altare, e che anche negli altri giorni in tutto il decorso dell'anno, ancorchè le sue sante Reliquie non siano esposte, concorre ogni ordine di persone a venerarlo, ed a raccomandarsi ad esso con quella stessa venerazione, colla quale si venerano gli altri Santi e Beati della Chiesa Cattolica.

V. Testis Illustrissimus D. Joannes Antonius Barbari, aetatis ann. 47, iuxta 11, Interr. Proc. fol. 240 ter, respondit:

Il Corpo del Beato Gregorio si espone alla publica venerazione ogn'anno nel giorno della sua Festa, che cade nell'ultima Domenica di Maggio, nel qual giorno si porta in processione la di lui Testa rinchiusa in una teca d'argento, e questa Festa si fa con un concorso numeroso di Popolo, sì paesano, che forastiero per venerarlo d'ogni condizione, sesso, ed età, ed ancor io vi sono sempre intervenuto con quella devozione, colla quale vi sono intervenuti gli altri. Oltre il giorno della fua Festa, il Corpo dell'istesso Beato Gregorio si espone alla pubblica venerazione in altre occasioni ancora, massime per implorare la pioggia, o la serenità, ed anche allora egli è venerato communemente con tutta devozione da ogni sorta di persone.

Juxta 12, Inter. respondit:

Oltre a quei giorni, ne quali il Corpo del Beato Gregorio si espone, egli è continuamente venerato da tutto il Popolo nel decorso dell'anno, andando a fare orazione, ed a raccomandarsi a Dio avanti al di lui Depofito, ed Altare, ed io ancora ho pratticato, e vado pratticando lo stesso.

Super art. 3, Proc. fol. 242, dixit:

E' verissimo, che ogn'anno si scuopre il di lui Corpo esistente nel di lui Deposito nel giorno della di lui Festa solamente, ed in altre occasioni ancora di publici ricorsi al medesimo, e che in di lui onore si fa un triduo avanti la di lui Festa.

Super art. 4, dixit:

Nel giorno della di lui Festa, ed ogni altra volta, che si espongono publicamente le sagre Reliquie di detto Beato, queste s'incensano da Sacerdoti vestiti colli sagri paramenti.

Super art. 5, dixit:

E' verissimo, che tanto ne i giorni, ne i quali si espongono le sante Reliquie del Beato Gregorio, quanto in altri giorni dell'anno egli è venerato communemente da ogni ordine di persone, e che avanti il di lui Deposito si fa communemente orazione con quella stessa devozione, colla quale si sogliono venerare gli altri Santi o Beati per tutta la Chiesa Cattolica.

IX. Testis ex officio. Adm. Rev. D. Innocentius Barbari, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 11, Inter. Proc. fol. 288, respondit:

Il Corpo del Beato Gregorio si espone alla publica venerazione nel giorno della sua Festa, che cade ogn'anno nell'ultima Domenica di Maggio, ed allora si porta in processione la sua Testa, e si fa l'istesso anche in altre occasioni di publici ricorsi e preghiere; in queste occasioni poi io l'ho sempre venerato, quando mi sono ritrovato in Verucchio, ed ho veduto, e so, che tutto il popolo d'ogni età, sesso, e condizione lo venera.

Juxta 12, Inter. respondit:

Oltre alle predette occasioni, io ho veduto, e so, che il popolo va a venerarlo in altri giorni in tutto il decorso dell'anno, ed a fare orazione avanti il di lui Deposito, ed Altare, come ho fatto ancor io ogni volta, che sono stato in Verucchio.

Super art. 3, Proc. fol. 290, dixit:

E' verissimo, che il Corpo del Beato Gregorio esistente nel suo Sepolcro si scuopre ogn'anno nel giorno della sua Festa preceduta da un triduo, ed altre volte ancora in occasione di publici ricorsi e preghiere.

Super art. 4, dixit:

E' verissimo, ed io stesso l'ho veduto più volte, che ogni volta, che si scuoprono le sue sagre Reliquie, queste s'incensano da Sacerdoti colli paramenti sagri.

Super art. 5, dixit:

Ogni volta, che si scuopre il Corpo del Beato Gregorio, egli è universalmente venerato, ed anche egli è venerato communemente da tutti continuamente negli altri giorni dell'anno, facendosi orazione avanti il suo Deposito con tutta quella religiosa venerazione, che si suole prestare agli altri Santi e Beati.

X. Testis ex officio, Adm. Rev. D. Jacobus Franciscus Ragni, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 11, Inter. Proc. fol. 296 ter., respondit:

Il Corpo del Beato Gregorio, o vogliamo dire, le sue sante Ossa si espongono alla publica venerazione, aprendosi l'arca, e ponendosi sopra l'Altare la sua santa Testa nel giorno in cui si celebra la sua Festa, che è ogn'anno nell'ultima Domenica di Maggio, nel qual giorno la Testa del detto Beato si porta in processione, ed anche altre volte fra l'anno in occasione di pubbliche necessità, ed allora il Beato Gregorio è universalmente venerato dal Popolo d'ogni età, sesso, e condizione di Verucchio, e de Paesi circonvicini.

Juxta 12, Inter. respondit:

Oltre li giorni sudetti, anche in altri giorni fra l'anno concorre il popolo di Verucchio a venerare il Beato Gregorio, ed a raccomandarsi a Dio avanti il di lui Sepolcro, avendo ancora io fatto ciò, e facendolo ogni volta che mi trovo in Verucchio, ed avendo veduto, e sapendo per fama, che ciò si pratica, e si è praticato dagl'altri.

Super art. 3, Proc. fol. 298, dixit:

E' verissimo, che ogni anno si scuopre il Corpo del Beato Gregorio esistente nel suo Deposito nel giorno della sua Festa preceduta da un triduo in suo onore, ed anche altre volte in occasione di publici ricorsi e preghiere.

Super art. 4, dixit:

Nel giorno della Festa del Beato, ed ogni volta, che si espongono pubblicamente le sante Reliquie di esso, queste s'incensano da i Sacerdoti vestiti con paramenti sagri.

Super art. 5, dixit:

Oltre le occasioni sudette anche negl'altri giorni in tutto il corso dell'anno il Beato Gregorio è venerato da qualunque sorta di persone, ed il popolo va continuamente a fare orazione avanti il suo Altare e Sepolcro con quella devozione che suol prestare agli altri Santi o Beati che si venerano per tutta la Chiesa Cattolica, come ho sempre pratticato ancor io, e so per fama essersi sempre pratticato dagl'altri.

Ex Processu Informativo anni 1757

Ex Libris exitus Conventus Sancti Augustini Veruchii a Peritis Proc. fol. 55 ter. et seq. ac fol. 79 et seq. pro antiquis et authenticis recognitis.

Process. Fol. 100 et seq.

Ex Libro anni 1521 ad 1530:

Pag. 34: die 14 Maii 1522: Item die 24 dedi in carne per il dì della Festa, dove vi sono 4 messe e se mostra el Corpo del Beato Gregorio B. 3, d. 6.

Pag. 29 ter.: Expensae mensis Maii 1523: Item tolso per la Festa della Sacra, dove si mostra el Corpo del Beato Gregorio passo lo ordinario lib. 2, B. 3, d. 6.

Pag. 106: Expensae die prima Maii 1528: Item die 31. Dedi in piattanza di carne per tutto il meso, e per la festa della Sacra, dove se mostra el Corpo del Beato Gregorio lib. 1, B. 5, d. 6.

Ex Libro anni 1530 ad 1548:

Pag. 11: Exitus Maii 1531: Item alli 28, che fu la Sacra della Chiesa, nel qual giorno se mostra el Corpo del Beato Gregorio, in carne per desenar per li Preti e Frati che veneno ajutar a cantar la Messa, soldi quindici, B. 15.

Pag. 132: Exitus mensis Madii 1548: E più dedi in carne ed altre cose per dar da mangiare ai Frati de' Sevi che se ajutorni per la Festa del Beato Gregorio, B. 7.

Ex Libro anni 1548 ad 1556:

Pag. 36: Uscita di Maggio del 52: E più per la Festa del Beato Gregorio, idest della Sacra della Chiesa, per far honor alli Sacerdoti, in tutto soldi sette come è consueto.

Ex Libro anni 1556 ad 1580:

Pag. 151: Uscita di Maggio del 1578: E più dieci per ricever li Preti e li Frati di Servi per il giorno della Sacra, e del Beato Gregorio, che è l'ultima Domenica di Maggio L. 1.

Ex Libro anni 1580 ad 1599:

Pag. 48: Exitus mensis Maii 1587: E più la Sacra del Beato Gregorio per ricever li Sacerdoti soldi otto e dinari quattro.

Pag. 54 tergo: Uscita di Maggio del 1588: Adì 29, che fu l'ultima Domenica e la sacra della Chiesa, e si mostra anco il Corpo del Beato Gregorio, per far honor alli Sacerdoti, spesi soldi otto.

Pag. 77: Maggio 1597, uscita a dì 25, che fu la Festa del Beato Gregorio, e fu la Festa della Pentecoste, dedi per ricevere li RR. Sacerdoti lira una, soldi dodici.

Pag. 82: Maggio 1598, uscita a dì 31, che fu la Festa del Beato Gregorio, dedi per ricevere li RR. Sacerdoti lira una, soldi quindici.

Pag. 85: Uscita di Maggio e Giugno 1599, a dì 26, che fu la Festa del Beato Gregorio, in ricevere li RR. Preti e Frati de' Servi spesi lire una e soldi uno.

Sequuntur aliae partitae usque ad annum 1625:

Pag. 78 tergo: Incomincia l'uscita di Maggio 1626, alli 31, ultima Domenica, e giorno di Pentecoste, si aprì l'arca del Beato Gregorio per essere il giorno nel quale si celebra la Dedicazione della nostra Chiesa, e si celebrarono in Chiesa dieci Messe, havendo li Notarii di Verucchio fatto l'Offizio e preso per suo Avvocato il B. Gregorio, spesi soldi venti. Nota che la Compagnia de' Bianchi offerì due libre di cera bianca secondo l'obbligo, Lir. 1.

Sequuntur aliae partitae usque ad annum 1631:

Pag. 129: Uscita di Maggio 1632, Adì 30, ultima Domenica di Maggio, e giorno della Pentecoste, e nel qual giorno si celebra la dedicazione di questa nostra Chiesa, e si apre l'arca del Beato Gregorio nostro di Verucchio, si celebrarono nove Messe, a quali diedero l'elemosina li Notarii, avendolo preso per loro Avvocato la Compagnia de' Bianchi conforme l'obbligo offerì sei facolette di due libre di cera bianca.

Pag. 141: Seguita l'uscita di Maggio 1634, Adì 28, ultima Domenica del Mese, nel qual giorno si celebra la dedicazione di questa nostra Chiesa, e si apre l'arca del Beato Gregorio nostro di Verucchio, si celebrarono nove Messe, a quali diedero l'elemosina li Notari, avendolo preso per loro Avvocato la Compagnia de' Bianchi, conforme all'obbligo offerì due libre di cera bianca.

Consimiles partitae extractae ex libris exitus Conventus Sancti Augustini Veruchii prosequuntur usque ad annum 1736, Proc. fol. 104 ad 118.

 

 

Ex Processu Informativo anni 1757

Ex supracit. Libro d. Conventus S. Augustini Veruchii nuncupatus Campione

Process. Fol. 118 ter., pag. 18:

Che una volta dell'anno 1590, al tempo di certa siccità estrema furono portate in pubblica processione delle sue Ossa per impetrare da Dio la pioggia, siccome avvenne in fatti, e del 1621 ottenne la serenità portandosi il suo Capo in processione.

Dicta pagina tergo, et pagina subsequenti 19. Al nome di Dio Amen

A dì ultimo Maggio 1621

Nel tempo del Priorato di me Fra Paolo Fedrizzonio da Cervia eletto dalli nostri Padri Superiore del Convento di S. Agostino di Verucchio, essendo anco di famiglia il Padre Frà Daniello di Cesena Sacerdote, Frà Livio Bindi da Verucchio Professo, e Frà Antonio Ugulini Converso, erano le genti non solo di detta Terra di Verucchio, ma anco di tutta Romagna afflitte da continue e gravissime pioggie, che giorno e notte incessantemente guastavano le Campagne; e quasi disperato il negozio del raccolto, le medesime genti si vedevano con le loro Famiglie ormai ridotte ad infelice stato, e perciò piacque all'Onnipotente Iddio per gloria sua, e de suoi Santi far sì, che le medesime genti di Verucchio, devoti della nostra Religione, venessero a pregarne con tutti li medesimi Padri, che a loro preghi volessimo concedere, che si portassero in processione delle Reliquie del nostro Beato Gregorio di Verucchio, il cui Corpo si conserva nella nostra Chiesa; onde vedendo l'evidente necessità, io con detti Padri acconsentemo alle loro volontadi, e acciò fosse con più devozione pregato il medesimo Dio, che per l'intercessione del detto Beato ci concedesse la serenità dell'aria, pregai il Padre Bacc. Nicola da Rimino huomo e di dottrina, ed integrità di vita, che facesse una predica qui nella medesima nostra Chiesa, quale prima ordinò a me, ed agli altri Frati suddetti, che la notte antecedente si dovesse far orazioni caldissime inanzi all'arca del medesimo Beato, siccome da lui, e da noi fu eseguito, e la mattina per tempo egli predicò con dottrina, e veemenza di spirito, mostrando il flagello delle pioggie procedere dall'iniquità dei popoli, e dopo la predica si fece la processione, ancorchè noi, e il popolo pensammo di non poterla finire per la grave cadente pioggia; ma non tantosto fu fuori la Croce dalla porticella di sopra, che la pioggia cominciò a cessare, e nell'uscire, che fece il Sig. D. Giacomo Bellisanti Arciprete di Verucchio colla Testa che portava del medesimo Beato, che cessò la medesima pioggia del tutto, e non si arrivò alla seconda porta della Chiesa sul cimiterio, che si rasserenò il Cielo, tornò il sole rilucente, e pareva, che godesse della vista di quella Santissima Reliquia, e si ottenne la desiderata grazia, siccome anche del tutto ne fa una testimonianza per fede autentica di propria mano, e sigillo il medesimo Sig. Arciprete conservata da noi nel nostro Convento fra l'altre cose nostre degne di memoria. In fede di che Io Fra Paolo sudetto sottoscrissi la presente di propria mano

Ita est ego Frater Paulus Fedrizzonius Cerviensis Augustinianus Prior.

Et ego Antonius qu. Magnifici D. Gasparis Ranuccioli de Terra Veruchii publicus Notarius attestor inter coeteros Veruculanos interfuisse processionaliter in duabus processionibus factis in diversis temporibus, quarum prima fuit facta ad pluviam impetrandam existen. Adm. Rev. Patre Magistro Roberto Giorgino Servita Veruculan. personaliter deferente costam, et cilicium ferreum desumpt. in arca B. Gregorii dictae Terrae Veruchii, quae Processio fuit incepta a dicta Ecclesia Divi Augustini Veruculen., et circuivit plateam Veruchien. cum regressu ad dictam Ecclesiam, quae Processio antequam fuerit finita, pluvia statim fuit gratiose obtenta.

Altera autem Processio fuit facta per Adm. Rev. D. Archipresbyterum D. Jacobum qu. Magnifici Domini Petri de Bellisantibus de eodem Oppido processionaliter gestantem venerabile Caput Beati Patris Gregorii desumptum, et extractum de supradicta arca ad serenitatem impetrandam, et dicta Processio circuivit tantummodo extra dictam Ecclesiam D. Augustini per viam extra moenia propter pluviam continuam impedientem procedi ulterius, et vix dicto Populo Veruculano processionaliter reverso in dictam Ecclesiam Divi Augustini, similiter gratia serenitatis fuit obtenta, quibus supradictis binis Processionibus ego Ascanius de Ranucciolis supradictus interfui, et de dictis duabus gratiis obtentis testificor, et attestor ut supra, in quorum fidem haec praedicta omnia manu propria scripsi fideliter, et signum meum consuetum Notariatus apposui, ut infra, videlicet, ac in solidum in dicta secunda Processione de simili gratia obtenta cum magnifico D. Hieronymo de Cellis de eodem Not. rogati fuimus.

Loco + Signi dicti D. Ascanii de Ranucciolis Notarii.

Et ego Hieronymus Cellius Verucchien., Ariminen. Dioecesis publicus Apostolica auctoritate Notarius praed, omnibus interfui, et de eis rogatus in solidum cum Magnifico Domino Ascanio de Ranucciolis Notario publico dicti loci scribere scripsi, et quia in dicta secunda Processione personaliter interfui, et de ea narrata vera fuisse, et esse attestatus fui, et prout fusius in Instrumento per me rogato sub 28 mensis Novembris 1625, ideo per fidem subscripsi, et solitum signum meum apposui requisitus etc.

Loco + Signi dicti D. Hieronymi Celli Notarii.

Ex Processu Informativo anni 1757

II. Testis Adm. Rev. D. Antonius Maria Collucci, Sacerdos, aetatis ann. 72, iuxta 13, Inter. Proc. fol. 216 ter., respondit:

Io ho veduto avanti l'Altare del Beato Gregorio a scongiurare degli ossessi in tempo di mia gioventù, ed ho anche inteso dire comunemente, che per intercessione del medesimo siano accaduti alcuni miracoli, e che quelli, che a lui sonosi raccomandati abbiano riportate delle grazie, per le quali si vedono tutt'ora appese nella di lui Cappella tabelle votive e voti.

Super 6 articulo Proc. fol. 218, dixit:

E' verissimo, che da i devoti del Beato Gregorio si offeriscono voti al di lui Altare per le grazie, che ricevono da Dio a di lui intercessione, e che si offeriscono ancora tabelle votive, che si vedono ocularmente appese entro la di lui Cappella.

Et super 8 articulo dixit:

Li devoti del Beato Gregorio fanno dire al di lui Altare delle Messe, ed io medesimo le ho celebrate per me, e per altri , e nel giorno della sua Festa si fa officio generale.

IV. Testis Ill.mus Dominus Fortunatus Landi Sacerdos, aetatis ann. 77, iuxta 13, Interogat. Proc. fol. 232 tergo, respondit:

Io ho inteso dire, che il Beato Gregorio abbia fatto molti miracoli, ed ho veduto altresì, che nella di lui Cappella vi sono delle tabelle votive, delli voti, ed altri segni di grazie fatte dal medesimo a diverse persone, che a lui si sono raccomandate.

Super 6 articulo Proc. fol. 234, dixit:

E' anche vero, che dalli Fedeli si offeriscono voti al di lui Sepolcro, tabelle votive, ed altri segni di grazie, che li devoti ricevono da Dio per intercessione di esso.

Et super 8 articulo dixit:

Certo che da' Fedeli vi si fanno celebrare delle Messe, ed io medesimo le ho celebrate al di lui Altare alcune volte per quelli del Paese, ed alcune volte per Forastieri, e singolarmente per una Signora di Cesena.

V. Testis Illustrissimus Dominus Joannes Antonius Barbari, aetatis ann. 47, iuxta 13, Interog. Proc. fol. 241, respondit:

Io ho inteso a dire, ed ho anche letto su li rogiti di varj Notarj, che il Beato Gregorio abbia operato alcune grazie, ed ho veduto tabelle votive e voti al di lui Altare per segni di grazie ricevute, ed ho veduto anche, che per intercessione del Beato si è ottenuta qualche volta, secondo il bisogno e la serenità, e la pioggia a pubbliche preghiere.

Super 6 articulo Proc. fol. 242 tergo, dixit:

D'intorno al di lui Altare, entro la di lui Cappella io ho veduti appesi diversi voti, e tabelle votive, che sono segni di grazie ottenute da esso da' suoi devoti.

Et super 8 articulo dixit:

E' verissimo, che li Devoti fanno celebrare le Messe avanti l'Altare del Beato Gregorio a di lui onore.

IX. Testis ex officio Adm. Rev. D. Innocentius Barbari, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 13, Interogat. Proc. fol. 289, respondit:

Io ho inteso a dire, che per intercessione del Beato Gregorio li di lui devoti abbiano ottenuto da Dio molte grazie, per le quali ho veduto appesi intorno al di lui Altare voti, e tabelle votive.

Super 6 articulo Proc. fol. 290 tergo, dixit:

E' verissimo, che da' Fedeli si offeriscono voti, e tabelle votive per le grazie che ricevono da Dio, mediante l'intercessione del medesimo al suo sepolcro.

Et super 8 articulo dixit:

E' vero, che dalli Fedeli si fanno celebrare delle Messe all'Altare del Beato Gregorio, e le ho celebrate ancora io.

X. Testis ex officio, Adm. Rev. D. Jacobus Franciscus Ragni, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 68, iuxta 1, Interrog. Proc. fol. 297, respondit:

Io ho inteso a dire, che per intercessione del Beato Gregorio li suoi devoti abbiano ottenuto da esso alcune grazie, per le quali si vedono e si sono sempre veduti appesi li voti entro la sua Cappella, ed io medesimo credo di avere ottenuto la grazia della guarigione da un reumstismo, che m'incommodò per cinque mesi nell'anno 1775 per intercessione del medesimo.

Super 6 articulo Proc. fol. 298 tergo, dixit:

Io ho veduto voti e tabelle votive offerte al Beato dalli Fedeli per le grazie, che hanno ricevuto da Dio, mediante la di lui intercessione.

Et super 8 articulo dixit:

So, che all'Altare del Beato Gregorio si celebrano le Messe, ed io l'ho vedute, ed ascoltate.

Ex libro exitus Venerabilis Confraternitatis S. Mariae Misericordiae anni 1627 ad annum 1677. Proc. fol. 118.

Pag. 114: E più 16 Maggio 1669 per una libra di cera per portare al Beato da' Fratelli, scudi 30

Pag. 121: Alli 29 Aprile 1672, e più spendessimo in mezza libra di cera per portare per la festa del Beato Gregorio, scudi 14

Pag. 123 tergo: E più spendessimo in una libra di cera portata al Beato Gregorio, scudi 25

 

 

Ex Processu Informativo anni 1757

II. Testis Adm. Rev. D. Antonius Maria Collucci, Sacerdos, aetatis ann. 72, iuxta 14, Interog. Proc. fol. 216 tergo., respondit:

Io so di certa scienza, che il culto dato al Beato Gregorio è stato sempre continuato, e senza interrompimento, e non ho memoria del principio di esso, e so che li miei Maggiori ancora non si ricordavano del quando avesse avuto principio, perchè il Beato Gregorio era presso di loro in quei tempi in venerazione egualmente, che lo è stato a tempo mio di continuo, e senza interrompimento, mentre essi così dicevano, e mi facevano frequentare, da che ero fanciullo, la visita del di lui corpo in detta Chiesa, e dicevano ancor essi di non sapere quando detto culto avesse avuto principio.

Juxta 15, interogat. respondit:

Io so, che tempo immemorabile è quello, del di cui principio gli uomini non hanno memoria, e che tale è il culto, che si dà comunemente al Venerabile Servo di Dio Beato Gregorio Celli di Verucchio

Super 10 articulo Proc. fol. 219, dixit:

Il culto, che si dà al Beato Gregorio è antichissimo, e il principio di esso supera la memoria degli uomini, poiché a tempo anche de' miei Antenati era tale, quale è sempre stato a tempo mio, avendo io inteso da essi, che il Beato Gregorio è sempre stato venerato con detto titolo di Beato.

Super 11 articulo, dixit:

So di certo, che il culto prestato al Beato Gregorio non è stato mai interrotto, ed è stato sempre continuo e costante, come a mio tempo; e che tale è sempre stata, ed è la devozione, che il popolo di Verucchio ha sempre avuta verso il medesimo Beato, avendo io ciò pratticato, e sapendo essere lo stesso stato pratticato da altri, e da' miei Maggiori.

Et super 12 articulo, dixit:

Di tutto ciò che ho deposto, io ne sono informato non solo per esser pubblica voce e fama, ma perchè ancora io ho venerato, e venero come Santo e Beato il Venerabile Servo di Dio Gregorio Celli; e perchè ho veduto che anche gli altri hanno sempre fatto e fanno lo stesso tanto nel giorno, in cui si celebra la di lui festa, quanto in altri giorni nel decorso dell'anno.

IV. Testis Illustrissimus D. Fortunatus Landi Sacerdos, aetatis ann. 77, iuxta 14, Interogat. Proc. fol. 233, respondit:

Io so di certa scienza, che il culto dato al nostro Beato Gregorio è sempre stato continuo, ne mai interrotto, e del principio di esso non se ne ha memoria; anche li miei Maggiori non hanno mai detto di ricordarsene, ed hanno sempre detto, che a tempi loro il Beato Gregorio era venerato, come è stato sempre a mio tempo, e che il principio non lo sapevano.

Juxta 15, interogat. respondit:

Io so, che tempo immemorabile è quello del di cui principio non si ha memoria; e so, che il culto, che si da al Beato Gregorio Celli di Verucchio, è tanto antico che niuno può aver memoria del principio di esso.

Super 10 articulo Proc. fol. 234 tergo, dixit:

Il culto, che si dà al Beato Gregorio è antichissimo, ne vi è memoria del di lui principio, tale è stato anche a tempo de' miei Antenati, che hanno veduto pratticarsi sempre il medesimo culto, e da i quali ho inteso, che il detto Beato Gregorio è stato sempre venerato col titolo di Beato.

Super 11 articulo, dixit:

Io so di certa scienza, per averlo io pratticato, e veduto pratticare da' miei coetanei e Maggiori, che detto culto non è mai stato interrotto, ma sempre costante e continuo come è presentemente, e tale è sempre stata anche la devozione antichissima, che si ha e si è avuta verso di esso, non solo dal Popolo di Verucchio, ma anche da quello de' Paesi vicini.

Et super 12 articulo, dixit:

Io ho deposto tutto ciò non solo per essere pubblica voce e fama, ma perchè ancora io ho venerato, e venero il Beato Gregorio come Santo e Beato, e perchè come tale ho veduto, che egli è stato sempre venerato dagli altri tanto nel giorno della sua Festa, quanto negli altri giorni dell'anno.

V. Testis Illustrissimus D. Joannes Antonius Barbari, aetatis ann. 47, iuxta 14, Interog. Proc. fol. 241, respondit:

Io so di certa scienza, che il culto dato al Beato Gregorio a mio tempo è stato sempre continuo, e non mai interrotto, e so che tale è stato anche a tempo dei miei Maggiori, avendo io sentito dire da essi ciò; e che detto culto non abbia avuto principio a tempi loro, ne sapevano essi, come non so ancora io quando abbia avuto pricipio, perché ancora essi dicevano di non sapere quando abbia avuto principio.

Juxta 15, interogat. respondit:

Io so, che tempo immemorabile è quello del di cui principio non si ha memoria; e so altresì, che il culto, che si dà al Beato Gregorio Celli è di questa specie.

Super 10 articulo Proc. fol. 243, dixit:

Il culto, che si dà al Servo di Dio è antichissimo, non essendo nella memoria degli uomini quando abbia avuto principio, ed essendo stato pratticato il medesimo culto anche a tempo degli Antenati e Maggiori, li quali hanno sempre venerato il detto Servo di Dio col titolo di Beato.

Super 11 articulo, dixit:

Io so di certa scienza, per quello che si è pratticato a mio tempo, e per quello che ho notizia, essersi pratticato da' miei Maggiori, che il culto prestato al Beato Gregorio è stato sempre continuo, ne mai interrotto, e costante, come lo è di presente, e che parimente continua costante, e non mai interrotta è stata ed è la devozione verso il medesimo.

Et super 12 articulo, dixit:

Io ho deposto e depongo tutto ciò non solamente per esserne pubblica voce e fama, ma perchè ancora io ho sempre avuta venerazione verso il Beato, e perchè ho veduto, che anche gli altri hanno avuto, ed hanno devozione verso il medesimo, e lo venerano tanto nel giorno della sua festa, quanto in altri giorni in tutto il decorso dell'anno.

IX. Testis ex officio Adm. R. D. Innocentius Barbari, Sacerdos et Parochus, aetatis ann. 49, iuxta 14, Interogat. Proc. fol. 289 tergo, respondit:

Io so di certa scienza che il culto dato al Beato Gregorio non ha mai avuto interrompimento, e so che egli è tanto antico, che non vi è memoria del principio di esso ne a tempo mio, ne a tempo de' miei maggiori, come ho inteso da essi, avendo li medesimi detto sempre, che tal culto era nel tempo loro immemorabile e continuo, come lo è di presente.

Juxta 15, interogat. respondit:

Io so, che tempo immemorabile è quello del di cui principio non extat memoria; e so che tale è il culto del Beato Gregorio Celli di Verucchio mia Patria.

Super 10 articulo Proc. fol. 291, dixit:

Certamente che il culto, che si dà al Servo di Dio è antichissimo, non essendo nella memoria degli uomini, quando abbia avuto principio, ed io ho inteso a dire anche da miei antecessori ed antenati, che non ha avuto principio a tempo loro, ne avevano essi sentito dire quanto lo avesse avuto, e che a tempo loro è stato tale, quale è stato sempre a mio tempo.

Super 11 articulo, dixit:

So di certa scienza, perchè io l'ho pratticato e veduto a pratticare da miei Maggiori, che il culto dato al Beato Gregorio è stato sempre costante, continuo e non mai interrotto, come lo è presentemente; e che tale è sempre stata la devozione, che ha il Popolo di Verucchio verso il sudetto Beato.

Et super 12 articulo, dixit:

Io ho deposto tutto ciò per essere pubblica voce e fama, e perchè io medesimo ho veduto, ed ho venerato come Santo e Beato il Venerabile Servo di Dio Gregorio non solamente nel giorno della sua festa, ma anche in altri giorni in tutto il corso dell'anno.

X. Testis ex officio, Adm. Rev. D. Jacobus Franciscus Ragni, Sacerdos et Parochus, aetatis annorum 68, iuxta 14, Interrogat. Proc. fol. 297, respondit:

Io so di certa scienza, che il culto dato al Beato Gregorio è stato sempre continuo, e senza interrompimento. Egli non ha avuto principio a mio tempo, ne li miei Antenati, ne le persone più vecchie del Paese si sono mai ricordate quando avesse avuto principio, anzi sempre dicevano, che detto culto era antichissimo, e superiore alla memoria loro e de loro Vecchi.

Juxta 15, interogat. respondit:

Io so, che tempo immemorabile è quello di cui non si sa il principio o del di cui principio gli uomini non hanno memoria, e so che il culto prestato al Beato Gregorio è di questa specie.

Super 10 articulo Proc. fol. 299, dixit:

Il culto che si dà al Servo di Dio è antichissimo, e il di lui principio supera la memoria degli uomini,

perchè anche li più Vecchi hanno sempre detto di aver veduto pratticarsi il medesimo Culto, ed avere inteso, che si pratticava da i loro Maggiori, che lo veneravano, come ora lo venerano col titolo medesimo di Beato.

Super 21 articulo, dixit:

Io so di certa scienza, perchè l'ho pratticato e veduto pratticare, e sentito dire, che si pratticava da' miei Maggiori, che il Culto dato al Beato Gregorio è sempre stato costante, continuo, e non mai interrotto, e che tale ancora è, ed è stata sempre la devozione del Popolo di Verucchio verso il suddetto Santo.

Et super 12 articulo, dixit:

Io ho deposto tutto ciò, perché è noto per pubblica voce, e fama non solo, ma ancora perché anche io fino dalla mia tenera età ho venerato e veduto venerare il Beato Gregorio come Santo e Beato non solamente nel giorno della sua festa, ma continuamente anche in altri giorni in tutto il corso dell'anno.

 

 

Ex Processu Informativo anni 1757

Christi nomine invocato. Pro Tribunali sedentes, et solum Deum prae oculis habentes per hanc nostram definitivam sententiam, quam de juris Peritorum consilio in his scriptis ferimus in Causa Canonizazionis Beati Gregorii de Verucchio de, et super cultu publico a tempore immemorabili, et a pluribus saeculis praestito eidem, et super casu excepto a Decretis san. mem. Urbani VIII, in Congregatione Sanctissimae Inquisitionis editis, rebusque aliis etc. inter admodum R. Patrem Magistrum ex Provincialem Amedeum Masi Procuratorem Causae specialiter constitutum a Rev.mo Patre Magistro Francisco Xaverio Vasquez totius Ordinis Eremitarum S. Augustini Generali actorem ex una, et adm. Excellentem Dominum Franciscum Zavagli juris utriusque Doctorem Promotorem Fidei specialiter deputatum Reum, seu verius pro Fisco, et Sanctae Sedis partes agentem Partibus ex altera: visis iisdem Decretis san. mem. Urbani VIII, et aliis novissimis Sacrae Congregationis Rituum, visisque monumentis manuscriptis productis et compulsatis, visis documentis, caeterisque aliis juribus, visis depositionibus Testium, ac demum visis, omnibus in Processu contentis, visisque videndis, et consideratis considerandis. Christi nomine repetito, dicimus, pronunciamus, decernimus, declaramus, et definitive sententiamus, constitisse et constare, publicum cultum a tempore immemorabili, et a centum et multo pluribus annis ante promulgationem dictorum Decretorum san. mem. Urbani VIII, fuisse praestitum et exhibitum, ac etiam in praesens praestari eidem Beato Gregorio de Verucchio, dictumque cultum fuisse et esse publicum, patentem et notorium. Causamque praeterea hujusmodi versari, et esse inter casus exceptos a dictis Decretis Urbani VIII, prout Causam hujusmodi de facto esse, et versari in casu excepto declaramus, et proinde nullatenus contraventum, sed sufficienter fuisse, et esse paritum eisdem Decretis; et ita dicimus, pronunciamus, decernimus, declaramus, et difinitive sententiamus, non solum praemisso, sed et omni alio meliori modo.

Ita pronunciavi. Ego Franciscus Maria Canonicus Pasini Vicarius Generalis Capitularis, et Judex.

Lata et lecta fuit praesens sententia per dictum Ill.mum D. juris utriusque Doctorem Canonicum Franciscum Mariam Pasini Vicarium Generalem Capitularem Arimini Judicem pro tribunali sedentem in Ecclesia S. Jacobi hujus Civitatis, et praecipue ante Altare ejusdem Sancti pro audientiis publicis destinata, per me Notarium Actuarium Infrascriptum promulgata et publicata, citato, et presente admodum Excellenti D. Juris utriusque Doctore Francisco Zavagli Promotore Fidei specialiter deputato, hac die decima mensis Octobris anni 1757, Indictione quinta, sedente SS.mo D.no Nostro D. Benedicto XIV Pontifice Optimo Maximo, anno ejus Pontificatus decimo septimo, praesentibus ibidem nobili ac Reverendissimo D. Patritio Gratiani Archidiacono Ecclesiae Cathedralis Arimini, R.mo D. Paulo Lagli Canonico dictae Cathedralis Ecclesiae, nobili D. Equiti S. Stephani Pasio Antonio Belmonti de Caminatis, nobili D. Comite Ludovico de Nannis Tornimbeni, et nobili D. Capitaneo Nicolao de Vantiis, ac nobili D. Fabritio Fagnani, omnibus Ariminen. Testibus ad praemissa vocatis, habitis, specialiter, atque rogatis, super quibus etc.

Ego Jo. Baptista Ceccarelli Apostolica auctoritate Arimini Notarius publicus in Romanae Curiae Archivio descriptus, Cancellarius Capitularis, et Actuarius praesentis Causae specialiter deputatus me rogavi, et de praedictis fidem facio in forma, omni etc.

Revisa

Joseph Andreas Mariotti Sub-Promotor Fidei