Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Antonio Boselli

PITTORI: Antonio Boselli

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

ANTONIO BOSELLI

1503

Almenno san Salvatore, Collezione privata Lurani Cernuschi

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il sant'Agostino dipinto da Boselli nel 1503 fa parte di un Polittico realizzato dal pittore a olio per una chiesa di Almenno o forse per la cappella privata dei nobili Lurani Cernuschi, che ancora oggi ne detengono la proprietà.

Il santo è stato raffigurato dal pittore secondo un canone consolidato nella iconografia agostiniana che lo vede quale vescovo e Dottore della Chiesa. Nella pala Boselli ha immaginato un Agostino maturo all'interno di una nicchia classica che reca nella mani i due simboli che spesso la caratterizzano e cioè il libro (nella mano destra) che ricorda la sua attività letteraria e il bastone pastorale (con la mano sinistra) che indica la sua dignità episcopale. un semplice disegno arricchisce il panneggio del suo mantello. In testa il santo porta la mitra, mentre un nimbo avvolge il suo capo.

La figura di Agostino ha un aspetto piuttosto ieratico che traduce nel linguaggio su tela, gli stilemi già noti a Boselli nella sua attività a fresco sui muri.

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

 

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6

 

 

Antonio Boselli

Antonio Boselli nasce nel 1480 circa a S. Giovanni Bianco e morirà a Bergamo nel 1532. Di questo pittore bergamasco sono di estremo interesse per l'iconografia agostiniana i suoi affreschi nella chiesa di San Nicola ad Almenno San Salvatore. Fra le varie opere che gli sono state attribuite spiccano diverse rappresentazioni di Agostino, da solo o con altri santi o ancora con la Vergine Maria. Gli affreschi furono eseguiti in più anni probabilmente fra il 1503 e il 1518.