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PITTORI: Emile Thibaud

Estasi di Ostia, vertata nella chiesa di saint Genès des carmes a Clermont Ferrand

Estasi di Ostia

 

 

THIBAUD EMILE

1867

Clermont Ferrand, chiesa di san Genesio del Carmelo

 

Estasi di Ostia

 

 

 

La scena illustrata nella finestra allude a un celebre episodio narrato da Agostino nelle Confessioni relativo all'estasi di Ostia che condivise con la madre Monica.

A fianco campeggia la figura di sant'Ambrogio.

I due sono affiancati l'uno all'altro con una mano nell'altra con lo sguardo rivolto al cielo.

Alcune delle pagine più belle delle Confessioni sono dedicate da Agostino al commosso ricordo della madre Monica. In particolare, è rimasto famoso l'episodio della cosiddetta "estasi di Ostia", un'esperienza mistica che i due ebbero a Ostia Tiberina nel 387, a breve distanza dal battesimo di Agostino e pochi giorni prima dell'ultima malattia di Monica.

Risalendo di contemplazione in contemplazione dalle cose create alla divina Sapienza creatrice, madre e figlio pregustano la gioia del paradiso. Nel viaggio di ritorno da Milano dopo il 387 Agostino e Monica soggiornarono a Ostia in attesa di potersi imbarcare per l'Africa. In questa città Monica trovò la morte, ma prima di morire Agostino ricorda un fatto curioso che li vide protagonisti: un'estasi platonica.

 

Il nucleo originario della chiesa era dedicato a san Symphorien (1329-1470), ma dopo che vi seppellito san Genesio la chiesa divenne gradualmente nota sotto il nome popolare di San Genesio. Accanto sorgeva un grande monastero dove abitavano i carmelitani, che erano giunti in città nel 1288 su invito della famiglia Riom.

I carmelitani vi dimorarono per 500 anni fondandovi una chiesa dedicata a sant'Anna. Nel 1795 durante la rivoluzione francese l'edificio venne distrutto.

Passati gli eccessi rivoluzionari, i fedeli cercarono di ricostruire la chiesa. Fu alzata una grande Cappella con una bella navata e anche un convento.

A sinistra della vecchia porta, è possibile ancora ammirare un affresco di san Giovanni della Croce. Nel 1867, vennero ripristinate le finestre alte della navata e quelle del coro. La maggior parte delle finestre a vetro sono decorate state da Emile Thibaud, e sono ancora visibili gli scudi dei notabili che pagarono le spese.

 

 

Emile Thibaud

Emile Thibaud è nato nel 1806 a Riom ed è stato uno dei grandi maestri vetrai clermontois della fine del XIX secolo. Figlio e nipote di stampatori, nel 1826 consegue il brevetto di stampatore e nel 1832 di litografo. Lavora nella azienda di famiglia a Riom e divent collaboratore del giornale legittimista "La Gazette d'Auvergne". in seguito fu redattore capo della "Gazette di Auvergne e Bourbonnais". Nel 1835 apre il suo studio di pittura e lavora per la chiesa di Notre Dame di Bordeaux. Successivamente partecipa ai restauri della Cattedrale di san Giovanni a Lione e a Clermont Ferrand nel 1838. Le sue creazioni vetrarie sono numerose: le troviamo a Sainte Clotilde e Notre Dame des Victoires a Parigi, nelle cattedrali di Rodez, Moulins, Coutances ed altre. Nel 1869 Emile Thibaud si trasferisce a Salt Pérignat, dove è eletto sindaco per sedici anni. Nel 1881 si sposa per la seconda volta con Marie Louise Serve. Morì a La Vervialle nel 1896 a 90 anni.