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PITTORI: Joseph Villiet

Santa Monica

Santa Monica

 

 

VILLIET JOSEPH

1857-1860

Bordeaux, cattedrale di sant'Andrea

 

Santa Monica

 

 

 

Questa vetrata che raffigura Sancta Monica si trova nella Cattedrale di sant'Andrea a Bordeaux.

Questa chiesa, eretta in stile romanico, che sopravvive nella facciata occidentale, fu consacrata da papa Urbano II nel 1096. Il progetto prevedeva la costruzione di quattro torri, ma il suolo paludoso che minacciava di non sostenerne il peso permise di alzarne solo di due. Nella prima metà del Duecento venne aggiunto il portale gotico della "Porte Royale" che presenta un timpano con il Giudizio universale, con le cornici dello strombo ornate di statuette e dieci statue di apostoli. Tra il 1440 e il 1450 fu costruita la "torre Pey-Berland", che sorge isolata dal resto dell'edificio. La cattedrale di Bordeaux era posta sulla Via Turonensis, uno dei percorsi del Cammino di Santiago in Francia.

La chiesa è priva di decorazione perché in origine era annessa al palazzo arcivescovile. L'interno, a navata unica, molto larga, venne costruito secondo un progetto che prevedeva tre campate quadrate di m. 15 di lato. Questo progetto venne rimaneggiato nel secolo successivo, quando vennero scandite sette campate rettangolari, voltate a crociere costolonate e illuminate da due ordini di finestre.

Nel timpano del portale nord del transetto sono rappresentate l'Ultima Cena, l'Ascensione e una Maiestas Domini; al di sotto, sei figure di vescovi si allineano accanto a quella di un papa.

 

La maggior parte delle finestre risalgono della cattedrale al XIX secolo. Sono opera di un grande artista e maestro del vetro che lavorò in molteplici chiese francesi. Si tratta di Joseph Villiet. Le sue vetrate sono state installate tra il 1857 e il 1860 nella cappella di Nostra Signora di Monte Carmelo e San Giuseppe. In queste finestre sono presenti scene della vita della Vergine, di Giuseppe e del Cristo. Quelle della Cappella di San Giuseppe raccontano la storia di Giuseppe, patrono dei falegnami. Molte vetrate sono accompagnate da rappresentazioni di mestieri e dei loro santi protettori: san Eloi (orafi), santa Geneviève (pastori), san Martino (scultori e scalpellini), san Crispino (calzolai), san Gudule (tessitori), san Benezet (architetti e muratori) sant'Isidoro (produttori), san Giuliano (pescatori), san Daggeas (fondatori di campane), san Toar (vasai), san Candido (lattiero-caseario), san Onorato (pasticceria), san Lazare (disegnatori e illustratori). Le altre finestre del coro rappresentano i profeti, patriarchi, apostoli e santi, fra cui Monica, che qui è stata raffigurata benedicente con le mani sul petto. L'espressione del viso è piuttosto cruda: la testa porta un velo in testa ed è avvolta dal nimbo dei santi.

 

Joseph Villiet

Questo maestro vetraio ottocentesco nacque a Ebreuil nel 1823 e morì a Bordeaux nel 1877. Suo padre Amable Villiet era segretario generale della sottoprefettura di Gannat nel 1827.

Dopo gli studi presso il collegio Gannat, nel 1841 decise di dedicarsi alla pittura e alla vetraria entrando nello studio di Émile Thibaud e Etienne Thevenot a Clermont-Ferrand. Nel 1842, Émile Thibaud gli chiese di realizzare le vetrate della chiesa di Gannat e nel 1844 gli affidò la direzione del suo studio a Lione e Bourges. Villiet produsse le vetrate della cattedrale di sant'Andrea Bordeaux dove conobbe l'arcivescovo Ferdinand-François-Auguste Donnet. Dopo il matrimonio, nel 1851 di dedica alla produzione di vetri dipinti e tra il 1852 e il 1860 lavora in 150 chiese e cappelle nel sud-ovest. Tra il 1857 e il 1860 lavora a ben 70 vetrate per la Cattedrale di Bazas dedicata a san Giovanni Battista. Come molti artisti del vetro colorato del suo tempo, Joseph Villiet si ispirò ai temi popolari diffusi dalle incisioni di Johann Friedrich Overbeck (1789-1869) o Julius Schnorr von Carolsfeld (1794-1872). Alla sua morte, uno dei suoi studenti e suo collaboratore, Henry Feur, gli succedette nella conduzione della bottega.