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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Statua del XVII sec. della Madonna della Cintura nella chiesa di san Marco a Milano

Madonna della Cintura: Milano, san Marco

 

 

L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

tratto da Sanctus Augustinus vitae spiritualis magister, Settimana internazionale di Spiritualità Agostiniana, Roma 1956

 

 

 

LA MADONNA DELLA CINTURA VENERATA A FERNO

 

Entro gli atti della visita pastorale del 1684 compiuta dal Card. Federico Visconti, nelle pagine dedicate a Ferno, si trovano cenni sulle confraternite esistenti in luogo. C'era la Compagnia dei Cinturati "istituita il 3 agosto 1647 all'altare della Beata Vergine della Consolazione" nella chiesa di Sant'Antonio. I Cinturati fruivano di indulgenze e privilegi, che papa Clemente X X aveva confermato il 27 marzo 1675. Le notizie successive vengono da gli atti della visita del 1750 dal Cardinale Pozzobonelli. Vari gli accenni non solo sulla confraternita, bensì all'altare della Madonna della Cintura, con celebrazioni di s.Messe quotidiane a seguito di lasciti testamentari disposti negli anni 1658-1676 dal parroco di Ferno, Ambrogio Malvestiti.

 

 

LE ORIGINI DELLA TRADIZIONE DEI CINTURATI

L'apostolo Tommaso giunse troppo tardi a Gerusalemme per assistere alla morte della Madonna; fece aprire il sepolcro per contemplare le spoglie della madre di Dio e di Lei, che era stata Assunta in cielo in presenza degli apostoli, trovò solo la cintura, che divenne oggetto di speciale venerazione nella Cristianità. Secondo altri la devozione risale a santa Monica, madre di sant'Agostino, la quale della cintura ebbe la visione, dopo aver chiesto alla Madonna, volendo conformarsi anche nell'aspetto esteriore alla sua vita, di conoscere quale abito avesse vestito in terra.

Sant'Agostino usò una cintura di pelle nera; indi una cintura analoga usarono gli agostiniani. Nel 1439 papa Eugenio IV, quando canonizzò l'agostiniano Nicolò da Tolentino eresse nella chiesa di San Giacomo a Bologna la confraternita dei Cinturati. Nei fogli del registro che si conserva nell'archivio parrocchiale di Ferno, l'elenco inizia, nella grafia del curato Malvestiti, senza alcuna intestazione né data. Presenti nomi di uomini e donne in prevalenza di Ferno, ma anche di Cassina del Manzo, Samarate, Castelnovate, Solbiate Arno, Lonate Pozzolo, Cardano al Campo, S. Antonino, Vizzola Ticino, Casorate, Busto Arsizio, Somma, Cascina della Costa, Gallarate ecc … Nel quinto dei fogli conservati compare finalmente una data: "1648 Laus Deo, Presbiter Michael Ambrosius Malvestitus curatus Ferni"; il parroco era dunque soddisfatto per le adesioni al sodalizio, numerosissime.

Due fogli più avanti si legge la data 28 marzo 1651; 6 ottobre1652, nell'ultimo foglio del primo fascicolo non completo; il foglio seguente, iniziale del secondo fascicolo, si apre con la data 20 ottobre 1657. Da qui in avanti i nomi non figurano più in elenco continuo, ma a gruppi sotto una data, che dobbiamo ritenere quella di aggregazione al sodalizio. Così, procedendo di mese in mese, il registro copre i restanti anni del Seicento, pur mutando la grafia degli estensori e totalizza quasi 1500 nomi, in genere di gente comune, dai quali emergono diversi sacerdoti, alcuni "mastri" e qualche "signore".

Vi si incontrano, a sorpresa, anche folti gruppi di suore di clausura dei monasteri lonatesi, come le 53 monache di San Michele associate alla Compagnia nel 1686, le 49 di Santa Maria degli Angeli nel 1691, quelle di Sant'Agata associate nel1691 e ancora nel 1693. Il nome del sodalizio si legge tardi, nel 1689, ma ripetutamente per un triennio, e poi viene di nuovo taciuto.

 

 

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA CINTURA

 

Madre, Madre Santa,

che per invito del tuo figlio Gesù

hai accolto tutti gli uomini

come figli tuoi,

con il segno della tua cintura

avvolgi della tua benevolenza

noi che ti invochiamo.

Per questo invito di amore,

di protezione e dignità,

rendici fiduciosi nelle preghiere,

forti nella testimonianza,

gioiosi nella vita di ogni giorno.

Questo segno di amorevole legame

unisca sempre le nostre famiglie

e la nostra comunità

per riconoscerci

e vivere come fratelli.

Sciogli le paure del cuore

le angosce della mente

fà che possiamo sempre e dovunque

implorati:

SUB ZONA TUA

PROTEGE NOS