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CICLo AGOSTINIANo dEL MAESTRO DI BRUGES

La Pala del Maestro di Bruges: Agostino predica davanti a Valerio

La Pala del Maestro di Bruges: Agostino predica davanti a Valerio

al Metropolitan Museum di New York

 

 

MAESTRO DI BRUGES

1490 ca.

Metropolitan Museum di New York e National Gallery di Dublino

 

Agostino predica davanti al suo vescovo

 

 

 

Il pittore ha messo in rilievo un episodio raccontato da Possidio e che fino a questa raffigurazione non era mai stato considerato dagli iconografi agostiniani. Agostino, dopo la sua ordinazione predica davanti a Valerio. La scelta di questo soggetto dimostra la buona conoscenza storica e intellettuale di chi progettò l'opera. I personaggi sono ai piedi di Agostino che parla da un ambone decorato con ricchezza.

I suoi gesti tradiscono l'umiltà del suo parlare e dei suoi sentimenti. Indossa una tunica e porta la mano al petto: davanti si riconosce Valerio. Altri cinque uomini ascoltano con attenzione e rappresentano probabilmente il popolo di Ippona. Anche una donna è seduta davanti all'ambone in ascolto.

 

La sua attività di predicatore viene descritta da Possidio nella sua biografia del santo.

 

5. 1. Fatto prete, subito istituì un monastero accanto alla chiesa e cominciò a vivere con i servi di Dio secondo il modo e la norma stabiliti al tempo degli apostoli. Soprattutto, in quella società nessuno doveva avere alcunché di proprio ma tutto per loro doveva essere in comune, e ad ognuno doveva esser dato secondo le proprie necessità: proprio questo egli aveva già fatto precedentemente, allorché era tornato d'oltre mare a casa sua.

5. 2. Il santo Valerio, che lo aveva ordinato, com'era uomo pio e timorato di Dio, esultava e rendeva grazie a Dio di aver esaudito le sue preghiere. Diceva che molto spesso aveva pregato che per volontà divina gli fosse concesso un uomo che fosse in grado di edificare la chiesa di Dio con la parola di Dio e con retta dottrina: infatti egli si riconosceva poco adatto a questa incombenza, in quanto era greco ed era poco versato nella lingua e nelle lettere latine.

5. 3. Egli affidò al suo prete l'incarico di spiegare in chiesa il Vangelo alla sua presenza e di predicare frequentemente, contro quella che è la consuetudine delle chiese d'Africa: per tal motivo alcuni vescovi lo criticavano.

5. 4. Ma quell'uomo venerabile e previdente, ben sapendo che nelle chiese d'Oriente così si faceva comunemente e provvedendo all'utilità della chiesa, non si curava delle critiche dei detrattori, purché fosse compiuto dal prete ciò ch'egli sapeva non poter esser fatto da lui vescovo.

5. 5. in tal modo la lampada accesa e ardente, posta sul candelabro, dava luce a tutti coloro che stavano nella casa (Gv. 5, 35; Mt. 5, 15). La fama di questo fatto si diffuse rapidamente, e alcuni preti, seguendo il buon esempio e ottenutane facoltà dai loro vescovi, cominciarono a predicare al popolo in presenza del vescovo.