Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Novacella

CICLo AGOSTINIANo di Matthaus Gunther a Novacella

Agostino confuta gli eretici, dipinto di Gunther nella Abbazia agostiniana di Novacella

Agostino confuta gli eretici

 

 

MATTHAUS GUNTHER

1736

Chiesa di Novacella

 

Agostino confuta gli eretici

 

 

 

L'autore si è cimentato in un illusionismo ottico veramente monumentale che sovrappone i cerchi delle cupole con lo scopo di accentuare il senso prospettico all'infinito. Drappeggi e angeli in volo in mezzo a nuvole rimandano lo sguardo alla profondità del cielo verso l'alto. Sui gradini della chiesa Agostino, vestito con il saio degli agostiniani, leva il braccio destro con l'indice teso in un atteggiamento da maestro. La sua testa è inondata di luce, mentre un raggio che scende da una colomba finisce per raggiungere Agostino. Seduto in disparte uno scriba registra le parole di Agostino, mentre tre eretici barbuti gesticolano vivacemente sulla sinistra dando animazione alla scena che altrimenti sarebbe molto statica.

 

La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani.

 

Questi errori ... cercavamo di confutarli ... allo scopo che anche Pelagio, venendone a conoscenza, li correggesse senza essere attaccato personalmente: in tal modo sarebbe stata eliminata la sua funesta dottrina e gli sarebbe stata risparmiata la confusione ... Furono pertanto inviati alla Sede Apostolica dai due Concili di Cartagine e di Milevi rapporti concernenti tale questione prima che arrivassero in mano nostra o nell'Africa i verbali del processo ecclesiastico in cui si afferma che Pelagio si sia giustificato davanti ai vescovi della Palestina.

AGOSTINO, Lettera 186, 2 a Paolino