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PITTORI: Gianfranco da Tolmezzo

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

GIANFRANCESCO DA TOLMEZZO

1493

Socchieve, chiesa di san Martino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Gianfrancesco da Tolmezzo nel 1493 realizzò un notevole ciclo di affreschi per la chiesa di san Martino a Socchieve. Nella volta del Coro raffigurò i quattro Dottori della Chiesa presentandoli intenti al lavoro all'interno di scenografici studioli con una ridondante struttura tardo gotica. Anche nel caso di Agostino, alle spalle del santo si alza una fitta serie di guglie, statue e colonne tortili che fungono da spalliera allo scranno dove siede il santo intento a scrivere.

Agostino è raffigurato con un viso giovanile e senza barba. Questi tratti permettono di distinguerlo da Ambrogio. Agostino è intento a scrivere o, meglio, a correggere un suo scritto. Regge con la mano sinistra un raschietto per abradere la superficie di una pergamena, mentre con la destra scrive o corregge un testo facendo uso di una piccola penna.

Agostino ha uno sguardo attento rivolto al libro che si trova aperto sul leggio alla sua destra. Altri libri si trovano sull'altro leggio e negli spazi ricavati sul davanti della scrivania. La presenza di così tanti libri, oltre ad alludere alla sua straordinaria produzione letteraria, sottolinea la sua eccezionale caratura teologica e la sua disposizione ad approfondire continuamente l'esegesi delle Sacre Scritture.

In basso e ai lati della scena principale sono visibili due figure di profeti che stringono fra le mani dei filatteri ormai illeggibili. Un analogo schema iconografico viene ripreso dal medesimo artista nella chiesa di san Leonardo a Provesano nel 1496 e nella chiesa di sant'Antonio abate a Barbeano di Spilimbergo nel 1498. Altri esempi li troviamo a Forni di Sotto (chiesa di san Lorenzo) e a Forni di sopra (chiesa di san Floriano).

 

 

Gianfranco da Tolmezzo

Gianfranco del Zotto conosciuto anche come Gianfrancesco da Tolmezzo nacque a Socchieve nel 1450.

Questo pittore viene generalmente considerato uno dei massimi esponenti dell'arte pittorica friulana del Quattrocento e il maestro precursore della scuola artistica tolmezzina. Le sue prime opere risentono dell'influenza del suo maestro Dario da Treviso e sono caratterizzate da motivi gotico-cortesi. La sua arte è debitrice anche allo stile di Bellunello e di Mantegna. Nel periodo più maturo della sua attività Gianfranco da Tolmezzo riuscì ad esprimere uno stile che amalgamava elementi veneti con quelli d'oltralpe, in particolare francesi. I suoi affreschi esprimono una personale sensibilità artistica che coniugano la nascente pittura rinascimentale con gli arcaismi del gotico maturo. Morì nell'anno 1511.