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PITTORI: Jacob Jordaens

I quattro Dottori della Chiesa latina

I quattro Dottori della Chiesa latina

 

 

JACOB JORDAENS

1630

Stoccolma, Nationalmuseum

 

I quattro Dottori della Chiesa latina

 

 

 

Quest'opera di Jordaens riprende un tema da lui stesso trattato con poche varianti, fra cui in particolare la figura di san Gerolamo, che qui è raffigurato nella sua dignità cardinalizia.

Nella raffigurazione si riconoscono da sinistra san Gerolamo con in mano la Bibbia che sta leggendo e indica un passo con l'indice della mano sinistra. Ai suoi piedi si nota un leone accovacciato, simbolo iconografico che frequentemente lo accompagna. Sopra di lui aleggia la figura di Agostino, che interviene nella lettura di Gerolamo e con l'indice della mano destra gli indica un passo, quasi volesse spiegare e interpretare il senso di quanto sta leggendo. L'episodio è un evidente riferimento alle durature discussioni interpretative fra i due che trascinò a lungo con scambio di numerose lettere. Agostino ha un aspetto maturo, con una folta barba nera, e indossa gli abiti episcopali con la mitra in testa. Sopra di lui volteggia un angioletto che reca in mano il cuore fiammante, simbolo diffuso nella iconografia agostiniana, che sta a significare il suo grande amore per Dio.

Al centro sta seduto papa Gregorio con la tiara in testa, dal viso grave d'età, intento ad ascoltare un vecchio sant'Ambrogio con una folta barba grigiastra che gli scende dal viso. Vestito da vescovo con il bastone pastorale e la mitra in testa, anche Ambrogio è riconoscibile per la presenza di un nido di api, che secondo la leggende gli avrebbero procurato un eccezionale eloquio dopo che uno sciame si era posato nella sua bocca lasciandola intatta.

 

Jacob Jordaens

Nacque ad Anversa nel 1593. Pittore fiammingo fra i maggiori del Seicento, fu allievo, con Pieter Paul Rubens, del pittore manierista Adam Van Noort, con il cui concorso riuscì ad essere ammesso alla gilda dei pittori di Anversa. Il padre di Jordaens era un commerciante di tessuti o di sete e la sua famiglia apparteneva alla borghesia più agiata. La casa di famiglia si trovava nell'Hoogstraat (la via alta), una delle vie più conosciute di Anversa per il commercio dei panni. Nel 1616 sposò Catharina, la figlia minore del suo maestro Adam van Noort, di quattro anni più anziana di lui. Dal matrimonio nasceranno tre figli: Elisabeth (1617), Jacques (1625) e Anne Catherine (1629). Jordaens non riuscì mai a realizzare il desiderio di viaggiare in Italia, una mancanza di cui si dolse per tutta la vita. La sua arte fu comunque fortemente influenzato dalle opere dei grandi artisti del Cinquecento italiano quali Paolo Veronese, Tiziano, Jacopo Bassano nonché dai suoi contemporanei Domenichino e Caravaggio. La sua formazione manierista mutò nel tempo fino ad accostarsi alla moda di Rubens, da cui si distacca tuttavia per la maggiore impetuosità e per l'amore verso le atmosfere paesane e domestiche. Morì ad Anversa nel 1678 dopo essersi convertito al calvinismo.