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PITTORI: Negretti Jacopo

Michele Arcangelo con santi Agostino e Gerolamo

Michele Arcangelo con santi Agostino e Gerolamo

 

 

NEGRETTI JACOPO detto PALMA il GIOVANE

1607

Chioggia, cattedrale di Santa Maria Assunta

 

Michele Arcangelo con santi Agostino e Gerolamo

 

 

 

La pala d'altare dipinta nel 1607 da Jacopo Negretti detto il Palma, si trova sull'altare dedicato ai santi Michele Arcangelo, Gerolamo, Agostino e Antonio da Padova. Tale opera proviene dall'antica chiesa di San Michele di Brondolo.

Il dipinto misura m 3,10 in altezza e 1,60 in larghezza. Realizzato con la tecnica a olio su tela, il quadro ha per soggetto principale san Michele arcangelo che appare maestoso in cielo brandendo una spada con la mano destra e la tradizionale bilancia con cui peserà peccati e opere buone. Sopra di lui, a legittimare questo suo intervento sulla terra, si apre uno squarcio fra le nuvole dove appare la Trinità nelle persone distinte dello Spirito Santo, Gesù e Iddio Padre.

Il diavolo sconfitto precipita sotto i piedi di Michele e si nasconde dietro le figura di Girolamo ed Agostino. Una iscrizione nella parte inferiore della tela riporta: J (---) O (---) S. PALMA/ P/ MDCVII il che permette sia di attribuire l'opera quanto di datarla. A sinistra Palma il giovane ha raffigurato Gerolamo nella sua veste cardinalizia, che se ne sta seduto con un libro aperto fra le mani sostenuto dalle ginocchia. Ai suoi piedi possiamo notare l'immancabile testa di leone che lo accompagna nelle sue raffigurazioni iconografiche. il suo sguardo è volto verso l'alto in direzione di Michele.

Agostino invece ha il volto e la testa abbassati con lo sguardo che volge verso il grosso libro che regge sulle ginocchia, dove sta scrivendo con uno stilo lungo e appuntito. Indossa dei paramenti episcopali di buon tessuto e porta in testa la mitra. Il volto è arricchito da una folta barba nerastra, lunga e densa.

Davanti al quadro si trova una statua di sant'Antonio da Padova cui anche è dedicato l'altare.

La chiesa di santa Maria Assunta, costruita intorno al 1090 a sud della città di Chioggia, vicino alla Porta di Santa Maria, dopo il trasferimento della sede vescovile da Malamocco nel 1110, fu usata come cattedrale cittadina.

 

 

Iacopo Negretti detto Palma il Giovane

Nato a Venezia verso il 1550 da Antonio e Giulia de' Pitati, Jacopo apparteneva ad una famiglia di lunga tradizione artistica. Venne ben presto avviato agli studi pittorici seguendo le inclinazioni dello zio del padre, Palma il Vecchio e del fratello della madre, Bonifacio de' Pitati, detto Bonifacio il Veronese. Jacopo fa affascinato dallo stile di Raffaello e Tintoretto, eseguì varie copie di Tiziano, suo vero maestro, con cui collaborò. Soggiornò a Roma per quattro anni dove conobbe il manierismo romano. La sua produzione artistica inizia verso il 1565. Ebbe grande fortuna nel bergamasco, terra d'origine della famiglia, dove lavorò con intensità nel tardo Cinquecento. Morì "oppresso dal catarro" nel 1628, senza che nessuno tra i suoi figli e nipoti continuasse l'arte della pittura.