Percorso : HOME > Sant'Agostino > La vita > Insegna a Roma

LA VITA DI SANT'AGOSTINO: insegna a Roma

Agostino insegna retorica a Roma: affresco di Benozzo Gozzoli

Agostino insegna retorica a Roma

 

 

Lascia Cartagine per trasferirsi a Roma dove insegna retorica

 

 

 

Nella speranza di trovare la pace desiderata e un insegnamento gratificante, decide di trasferirsi a Roma. Una casa tranquilla, un giardino, la vista di un ampio cielo, un gruppo di giovani volenterosi su cui riversare le dolcezze dalla sua vita intellettuale. Ecco il sogno di Agostino! Monica, appena conosce il progetto del figlio, parla chiaro: non lo lascerà mai partire da solo. Allora Agostino matura il disegno di partire di nascosto dalla madre. Ma come nascondere ad essa una iniziativa che richiede preparativi ?

Quando Monica intuisce che tutto è pronto per la partenza, segue il figlio fino al porto e gli sta vicino. Poiché la nave tarda a partire, Agostino convince la mamma ad andare a pregare nella piccola cappella del porto. Non appena il vento comincia a soffiare, corre al mare e parte. La nave si allontana, ma egli, contemplando la riva africana che scompare, ha il cuore in subbuglio: ha l'impressione di sentire i pianti e i lamenti della madre lontana. Giunto nell'Urbe, è accolto nella casa di un ricco manicheo, che gli assicura una comoda posizione economica. Qualche tempo dopo si ammala gravemente e si teme per la sua vita; ma guarisce, anche se lentamente.

Apre una scuola di retorica; così riprende la vita di insegnante con entusiasmo e cerca contatti con persone della politica e con amministratori della città. Quando già si rallegra nel vedere gli studenti più docili e più disciplinati di quelli di Cartagine, scopre un'altra specie di cattiveria: gli studenti a metà del corso di studio passano in massa alla scuola di un altro maestro, senza versare il compenso dovuto.

Anche l'ambiente culturale romano gli crea dei problemi; gli Accademici dominano l'ambiente e seguono una forma di scetticismo radicale che afferma l'impossibilità per l'uomo di giungere alla conoscenza della verità. Per Agostino è un momento cruciale: entra in crisi tutto il sistema costruito sulla cultura classica. A questo punto nasce in lui un'esigenza nuova: fondare su una certezza assoluta qualsiasi ricerca di verità. Anche l'esperienza di Roma si rivela, tutto sommato, deludente nel campo professionale. Incontra però degli amici venuti dall'Africa e il carissimo amico Alipio, che lo conforta della sua amicizia.

A Milano si è resa vacante la cattedra d'eloquenza. La corte imperiale si rivolge a Simmaco, prefetto di Roma, e questi bandisce un concorso, a cui Agostino subito si iscrive. Nel giorno della prova con una splendida orazione strappa gli applausi della commissione e vince il concorso. Così, a spese dello Stato, nell'autunno del 384 si trasferisce a Milano con la famiglia.

Secondo quanto scrive Poujoulat nella sua Storia di sant'Agostino pubblicata a Losanna nel 1845 a pag. 16 del primo volume "Le tradizioni di Roma ricordano il luogo dove Agostino professò la retorica. Si vuole che la sua scuola fosse dove adesso è la chiesa di S. Maria della scuola greca."