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Biblioteca Nazionale di Parigi lat. 17294: BREVIARIO DI BEDFORD

Morte di Agostino: Breviario di Bedford alla Biblioteca Nazionale di Parigi lat. 17294

Morte di Agostino

 

BREVIARIO DI BEDFORD

Biblioteca Nazionale di Parigi lat. 17294

(1424-1435)

 

Morte di Agostino

 

 

 

La piccola miniatura riprodotta chiude il ciclo agostiniano di questo manoscritto. Il morente, immerso nel suo letto, emana serenità nel viso. La sua anima, dipinta come un fanciullo, fugge verso un angelo che gli tende le braccia aperte. Un monaco sta ai piedi del letto e porta una scritta su cui si legge Migravit ad Dominum. Queste parole sono state riprese da quelle scritte in faccia sulla colonna di sinistra: Tertio obsidionis eius mense migravit ad Dominum. Il testo è ripreso da Possidio. Nello stesso breviario al foglio 597 v°, col. b consacrata a Gerolamo, si vede una graziosa miniatura con Agostino vescovo che su un ambone fa l'elogio di Gerolamo davanti a dei monaci.

 

31. 5. Conservando intatte tutte le membra del corpo, sani la vista e l'udito, mentre noi eravamo presenti osservavamo e pregavamo, egli - come fu scritto - si addormentò coi suoi padri, in prospera vecchiaia (1 Re, 2, 10). Per accompagnare la deposizione del suo corpo, fu offerto a Dio il sacrificio in nostra presenza, e poi fu sepolto.

31. 6. Non fece testamento, perché povero di Dio non aveva motivo di farlo. Raccomandava sempre di conservare diligentemente per i posteri la biblioteca della chiesa con tutti i codici. Quel che la chiesa aveva di suppellettili e ornamenti, affidò al prete che alle sue dipendenze curava l'amministrazione della casa annessa alla chiesa.

31. 7. Né durante la vita né al momento di morire trattò i suoi parenti, sia quelli dediti alla vita monastica sia quelli di fuori, nel modo consueto nel mondo. Quando viveva, dava a costoro, se era necessario, quel che usava dare agli altri, non perché avessero ricchezze ma perché non fossero poveri e non lo fossero troppo.

31. 8. Lasciò alla chiesa clero abbondante e monasteri di uomini e donne praticanti la continenza con i loro superiori; inoltre, biblioteche contenenti libri e prediche sia suoi sia di altri santi, dai quali si può conoscere quanta sia stata, per dono di Dio, la sua grandezza nella chiesa e nei quali i fedeli lo trovano sempre vivo.

Possidio, Vita Augustini, 31, 5-8