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L'africa romana: CARTAGINE

Carta archeologica della città di Cartagine

Carta archeologica della città di Cartagine

 

 

IL PARCO ARCHEOLOGICO DI CARTAGINE

 

 

 

Il parco è attraversato da strade ortogonali, che seguono in parte il tracciato delle vie della Cartagine romana. Risalendo verso est lungo il decumano, si superano sulla destra alcune cisterne restaurate, che ospitano oggi frammenti di statue e mosaici; subito accanto, sulla sinistra, si trovano i resti di una casa, con pavimenti in mosaico disposti attorno a una vasca centrale. Lungo il cardo XV restano le vestigia di altre abitazioni romane, tra cui una casa a peristilio, con sala absidata. L'interpretazione come schola, cioè luogo di riunione di un'associazione legata al culto imperiale, deriva dalla presenza di una sala di riunione e di un mosaico, conservato in un'abside, che rappresenta dei bambini danzanti sotto un tholos.

Poco distante è una cappella funebre cristiana del VII secolo, trasportata qui da Saida dove fu trovata scavando le fondazioni di una casa. Una scala scende a un vestibolo pavimentato con un mosaico raffigurante dei pesci; la cappella, piccolo ambiente rettangolare absidato, conserva un pavimento musivo decorato con uccelli posti in cerchi e nodi di Salomone. La sala sotterranea ospitava una tomba, di cui resta traccia nel piano di calpestio.

Lungo il viale di palme tra la cappella e l'ingresso del parco sono state sistemate alcune stele neo-puniche e romane, nonché urne funerarie puniche e romane provenienti da varie località. Risaliti fino al cardo XIV, si incontrano i resti di una basilica cristiana, forse di età bizantina. Immediatamente a nord, la basilica di Douimès, meglio conservata, risale probabilmente anch'essa all'epoca bizantina.

Il complesso, cinto a nord da un muro di sostegno, comprende una chiesa a cinque navate, un battistero rettangolare, una cappella attigua e vari ambienti, in parte pavimentati a mosaico. Il battistero presenta un fonte poligonale, un tempo guarnito di marmo, che è circondato da un colonnato quadrilatero. La piccola cappella a est del battistero conserva resti di mosaici, la base dell'altare e, nell'abside, il banco presbiteriale.

Una Necropoli punica occupa la parte alta del parco. Vi sono stati radunati alcuni ex voto a Baal Hammon e a Tanit, costituiti da sculture di fattura piuttosto rozza. A nord del recinto delle terme di Antonino, nella cinta del palazzo presidenziale, si trovano le grandi cisterne del Borj el-Jedid, ambienti coperti da volte che potevano contenere circa 30000 metri cubi d'acqua; costruite nel II secolo a.C. e alimentate dall'acquedotto di Zaghouan, sono state restaurate per approvvigionare la città di la Goulette. Su questa stessa collina, dietro l'edificio del liceo, si trova anche la fontana detta «delle mille anfore»; utilizzata fin dall'epoca punica, conserva resti delle volte in pietrisco di epoca romana.

Il nome le viene dal fatto che vi furono rinvenute, impilate una sull'altra, moltissime anfore che servivano forse da drenaggio.