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L'africa romana: CARTAGINE

La cattedrale di S. Vincenzo de' Paoli a Tunisi

La cattedrale di S. Vincenzo de' Paoli a Tunisi

 

 

LA CATTEDRALE DI S. VINCENZO DE' PAOLI

 

 

 

Al centro della città, proprio alle porte della Medina, col Souk permanente, si eleva al cielo la cattedrale latina di Tunisi, dove si può celebrare la messa e incontrare il vescovo di Tunisi o il Vicario Generale. La loro è una presenza modesta, discreta, che lavora soprattutto per contatti personali. Buono è il rapporto con l'Islam e non ci sono difficoltà con le istituzioni. Lungo la regione sono sparse piccole comunità di religiosi in parte eremitiche.

Si può celebrare bene anche a Sousse. La cattedrale di san Vincenzo fu costruita sull'area dell'antico cimitero cristiano di Sant'Antonio che fu donato dai Bey nel XVII secolo ai cristiani di Tunisi. Inizialmente destinato alla sepoltura degli schiavi che lavoravano nei bagni, divenne in seguito il cimitero della comunità cristiana di Tunisi. Dal 27 novembre 1881 mons. Lavigerie avvia la costruzione provvisoria di una cattedrale su un pezzo di terra che non era stato adibito a cimitero e che si trovava all'angolo fra la passeggiata lungo la via marina e la strada di Algeri. La cattedrale fu inaugurata il 2 aprile 1882.

La benedizione della prima pietra della cattedrale definitiva ebbe luogo il 18 maggio 1890. E' in questa occasione che il cardinale dedica la chiesa a un santo francese: san Vincenzo de' Paoli e a una santa italiana, Santa Oliva, poichè entrambi erano vissuti a Tunisi. La cattedrale misura 75 m di lunghezza, 32 m di larghezza al transetto e 11 m di larghezza lungo la navata centrale. Le fondazioni della cattedrale sono costituite da 2133 putrelle che provengono da una foresta di eucalipto. Si scavò fino a raggiungere la roccia a una profondità di 15, ma in certi punti si dovette scavare sino a 23 m. per incontrarla. L'edificio fu costruito con marmo di Djebel-Oust, una antica miniera romana che l'architetto aveva rimesso in funzione.

La cattedrale ha uno stile neo-romanico, come tutte le costruzioni di questo periodo, un misto di stile romanico e bizantino. Il 14 dicembre 1893 mons. Combes, nuovo arcivescovo di Cartagine e Primate d'Africa, fece il suo solenne ingresso nella Chiesa Primaziale di Cartagine. Tuttavia i lavori per concludere l'edificio proseguirono a rilento. La cripta fu terminata, ma le fondazioni emergevano di poco dal piano terra. Bisognò rimettersi la lavoro concentrando gli sforzi sul completamento della facciata per dare solidità all'intero edificio. Durante la festa di natale de 1897 mons. Combes apre finalmente al Chiesa al culto, per quanto non ancora completata. E' ancora un edificio senza le due torri, che verranno costruite nel 1909, senza campane (1910), senza organo (1923) né sacristia. Il grande affresco che si trova nel coro è stato realizzato nel 1930.

  APPROFONDIMENTI

Una prima ristrutturazione della chiesa è avvenuta nel 1954. In questa occasione furono levati gli organi, mentre vennero rifatte le vetrate che erano state danneggiate durante i bombardamenti della guerra nel 1940. La statua della Nostra Signora di Cartagine, posta in fondo al coro, è stata messa proprio in quella posizione dopo la disaffezione della Basilica nel 1965. Un nuovo restauro dell'edificio e dell'organo, avviato nel 1995, è stato concluso nel 1997 grazie all'intervento dell'attuale vescovo monsignor Fouad Twal.