Percorso : HOME > Africa agostiniana > Cartagine

L'africa romana: Sidi Bou Said

Il villaggio di pescatori di Sidi Bou Said famoso per le sue case bianche e azzurre

Il villaggio di Sidi Bou Said famoso per le sue case bianche e azzurre

 

 

IL VILLAGGIO DI PESCATORI DI SIDI BOU SAID

 

 

 

Il villaggio di pescatori di Sidi Bou Said, caratteristico per le case bianche e azzurre, i mercatini, il caffè dei poeti, per le splendide porte e le vie strette e in salita, sorge su una collina prospiciente quella di Byrsa dove fu fondato il primo nucleo di Cartagine punica. In alto alla collina da cui lo sguardo spazia al Mediterraneo si trova il cimitero e si gode di una splendida vista della città di Tunisi, del suo golfo e del suo porticciolo.

Sidi Bou-Said è un antico villaggio di marabout, disposto a dominio del mare sulle pendici del gebel Manar; sulla sommità del rilievo, nel luogo del faro, fu edificato dagli arabi un ribat, monastero fortificato a presidio del golfo.

Luogo santo per i musulmani, il villaggio trae fascino dalle stradine lastricate, dai giardini appartati e dai patii, dalle case le cui bianche facciate sono impreziosite da stipiti scolpiti e da finestre a musharabiya, dai tetti con tegole verniciate, dal blu delle griglie tondeggianti e dalle porte, in un contrasto cromatico che si rinnova nel gioco dei volumi.

Sidi Bou-Said deve il nome all'asceta che al principio del XIII sec. la fece base di diffusione del sufismo. A partire dal XVIII sec. principi, ministri, alti funzionari, notabili fecero a loro volta del gebel Manar un luogo prediletto per soggiorni estivi costruendovi palazzi e residenze. Risale al 1915 il decreto per la salvaguardia integrale del villaggio; restaurato, è diventato centro assai frequentato da scrittori, artisti, musicisti e poeti.

Dal cimitero, che racchiude le tombe di numerosi discepoli di Abu Said, si gode di uno splendido panorama del golfo di Tunisi.

 

  APPROFONDIMENTI

          Tour del villaggio