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CICLo AGOSTINIANo con le incisioni di Jean mariette

Agostino riceve la corona del vincitore a un concorso poetico, immagine dalla stampa di Jean Mariette

Agostino riceve la corona del vincitore a un concorso poetico

 

 

JEAN MARIETTE

1686

Le incisioni di Jean Mariette per una edizione francese delle Confessioni

 

Agostino riceve la corona del vincitore a un concorso poetico

 

 

 

La scena è affollatissima: su un podio alzato a destra della scena, Agostino si inchina davanti al maestro che si appresta a cingergli la testa con una corona. Tutto intorno un pubblico numeroso riempie completamente le gradinate. La maggior parte degli uomini porta la toga. A sinistra, nell'ombra, tre oratori formano un piccolo gruppo. Uno di essi declama le sue poesie tenendo in mano un rotolo aperto. La scena illustra la fumosità della gloria popolare ricercata in questo caso in un concorso di poesia.

 

Agostino nella sua gioventù ricevette un premio in un certamen di poesie. Questa vittoria se da un lato soddisfò il suo desiderio di gloria, dall'altro, in età adulta, costituì un elemento di riflessione sui falsi miti giovanili.

 

Per tutto questo tempo - nove anni, dai miei diciotto ai miei ventisette anni - fummo sedotti e seduttori, ingannati e ingannatori in preda alle passioni più svariate: e pubblicamente lo eravamo attraverso le discipline cosiddette liberali, ma in segreto nel falso nome della religione: coltivando con quelle l'orgoglio, con questa la superstizione, la vanità in ogni caso. Da una parte, sempre all'inseguimento di una vacua popolarità - sì, fino a cercare l'applauso delle platee, a scendere in lizza per i premi letterari con le loro corone di paglia, fra le frivolezze degli spettacoli e i più sregolati capricci. Dall'altra, in un continuo desiderio di espiazione, non si faceva che portare ai santi e agli eletti, come li chiamavano, alimenti da cui costoro nell'officina della loro pancia potessero fabbricare angeli e dei, a nostra liberazione.

AGOSTINO, Confessioni, 4, 1, 1