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CICLo AGOSTINIANo a Rabastens

La morte di Monica

La morte di Monica

 

 

MAESTRO FRESCANTE DI RABASTENS

1318 ca.

Chiesa di Notre Dame du Bourg a Rabastens

 

La morte di Monica

 

 

 

A Rabastens compare per la prima volta questo episodio della vita di Agostino: è una scena che avrà molto successo nei cicli iconografici che seguiranno. Agostino è davanti al letto della madre morente: è vestito da monaco e appoggia la testa alla mano, in un atto di profondo sconforto.

Monica, con l'aureola al capo, è stesa, con le mani raccolte, il viso composto nel sonno della morte. Tre persone osservano la scena, mentre sulla sinistra compare un angelo con la scritta PRETIOSA IN CONSPECTU DOMINI MORS SANCTORUM EJUS. La presenza di angeli è tipica della pittura del XIV secolo.

 

 

Monica morì pochi giorni dopo questo colloqui con il figlio, che così ci racconta gli ultimi istanti della vita della madre. Era l'autunno del 387: "… Entro cinque giorni o non molto più, si mise a letto febbricitante e nel corso della malattia un giorno cadde in deliquio e perdette la conoscenza per qualche tempo. Noi accorremmo, ma in breve riprese i sensi, ci guardò, mio fratello e me, che le stavamo accanto in piedi, e ci domandò, quasi cercando qualcosa: "Dov'ero?"; poi, vedendo il nostro afflitto stupore: "Seppellirete qui, soggiunse, vostra madre".

Io rimasi muto, frenando le lacrime; mio fratello invece pronunziò qualche parola, esprimendo l'augurio che la morte non la cogliesse in terra straniera, ma in patria, che sarebbe stata migliore fortuna. All'udirlo, col volto divenuto ansioso gli lanciò un'occhiata severa per quei suoi pensieri, poi, fissando lo sguardo su di me, esclamò: "Vedi cosa dice", e subito dopo, rivolgendosi a entrambi: "Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all'altare del Signore"

AGOSTINO, Confessioni 9, 11, 27