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CICLo AGOSTINIANo del Chiostro dei Morti a firenze

San Facondo viene assalito con sassi da numerose dame

San Facondo viene assalito con sassi da numerose dame

 

 

PERINI GIOVANNI

1625-1705

Chiostro dei Morti del Convento di S. Spirito a Firenze

 

San Facondo viene assalito con sassi da numerose dame

 

 

 

"Nella Duodecima dipinta da Giovanni Perini si osserva quando S. Giovanni fu assalito con i sassi da molte dame che in una Predica erano state delle loro vanità riprese e sgridate."

La scena, piuttosto malconcia, si riferisce a san Giovanni da san Facondo e alla sua attività pacificatrice, che avvenne non senza contrasti e opposizioni. In questo caso è un gruppo di donne che lo assalgono a sassate nel corso di una predica perché le aveva redarguite a proposito dei loro costumi poco esemplari.

"Padre, non hai saputo porre alcun freno alla tua lingua!"

"Signor duca, per quale scopo salgo sul pulpito? Per annunciare la verità agli ascoltatori o per accarezzarli vergognosamente con adulazioni?"

Questo concitato dialogo avveniva tra l'indignato Duca d'Alba, che aveva assistito alla funzione religiosa, e il frate agostiniano p. Giovanni da Sahagún, che aveva tenuto il sermone. Quel giorno p. Giovanni aveva approfittato della presenza in chiesa di tanti nobili della città e delle autorità civili, per smascherare il mal governo della cosa pubblica e le ingiustizie perpetuate dai potenti a danno delle categorie deboli. Giovanni era nato a Sahagún, in Spagna, verso il 1430. Da giovane uno zio gli aveva trovato una sistemazione presso la curia vescovile di Burgos, procurandogli anche un beneficio ecclesiastico. Ordinato sacerdote, a 33 anni, Giovanni entrò in crisi: non poteva vivere della vigna del Signore senza lavorarvi. Così, alla morte del vescovo, cambiò vita: entrò tra gli Agostiniani, dedicandosi ad un instancabile apostolato: nella predicazione al popolo, nella promozione della pace e della convivenza sociale. "Se mi chiedesse dell'atteggiamento di Giovanni - testimonia un suo contemporaneo - nei riguardi dei miserabili e degli afflitti, delle vedove e dei fanciulli sfruttati, dei bisognosi e degli ammalati, dovrei rispondere che da uno slancio naturale era abitualmente spinto ad aiutare tutti sia con buone parole sia anche con elemosine a questo scopo. Era anche preoccupato di portare tutti alla pace e alla concordia, dopo aver spente le inimicizie e le discordie. Quando era a Salamanca, essendo tutta la città divisa in fazioni a causa delle discordie civili, riuscì ad evitare molte stragi". Fu per i suoi ripetuti tentativi di pacificazione che nel 1476 i nobili di Salamanca sottoscrissero un solenne patto di perpetua concordia. La forza e il coraggio per agire padre Giovanni li prendeva dall'Eucaristia, che egli celebrava con straordinaria devozione.

 

 

Giovanni Perini

Pittore poco noto, fu allievo  del Pignoni, e dipinse in Santo Spirito quattro lunette. I tipi scarni e appuntiti dei volti ricordano lo stile di opere analoghe, quali gli sportelli dipinti della sagrestia di Santa Maria Novella. I suoi episodi si contraddistinguono per l'abbondanza dei particolari descrittivi, che vengono disposti attorno all'evento miracoloso. Le espressioni dei volti e la gestualità dei personaggi conferiscono accenti di intensa solennità. Il pittore è in grado in questa occasione di esprimere al meglio la sua ispirazione artistica di origine pignonesca con accenti marcati cortoneschi.