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CICLo AGOSTINIANo di MATTHAUS GUNTHER a Rottenbuch

Ordinazione sacerdotale di Agostino, affresco di Matthaus Gunther nella chiesa agostiniana della Natività di Maria a Rottenbuch

Ordinazione sacerdotale di Agostino

 

 

MATTHAUS GUNTHER

1742

Rottenbuch, chiesa della Natività di Maria

 

Ordinazione sacerdotale di Agostino

 

 

 

Il pittore rococò offre una immagine nuova di questa scena tradizionale. Ha scelto una composizione che si svolge in più scene. Un altare con un libro sopra sovrasta tutto: un libro vi è posto sopra, grande, aperto. Più in basso sono stesi gli abiti sacerdotali. Valerio ha appena abbandonato la sua cattedra e mostra ad ampi gesti ad Agostino i vestiti sacerdotali preparati per lui. tre chierici ne ritmano i movimenti: uno tiene il bastone, gli altri i vestiti. Agostino, molto giovanile, è sospinto verso l'altare da alcuni fedeli che lo invocano sacerdote. Agostino prega, alza gli occhi cielo e si lascia trascinare. Due vecchi muovo la scena sulla sinistra. La scena è animata, sapiente e molto espressiva nella sua semplicità.

 

Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.

 

In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.

POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1