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CICLo AGOSTINIANo del Chiostro dei Morti a firenze

San Nicola da Tolentino e il miracolo di Cordova

San Nicola da Tolentino e il miracolo di Cordova

 

 

ULIVELLI COSIMO

1625-1705

Chiostro dei Morti del Convento di S. Spirito a Firenze

 

San Nicola da Tolentino e il miracolo di Cordova

 

 

 

"Nella Vigesima Quarta, e dello stesso pittore si vede la liberazione, che segui della città di Cordova dal mal contagio, essendo che portata processionalmente la Statua rappresentante la figura del Santo incontrando l'immagine di Gesù Crocifisso, questo si staccò dalla Croce in cui era confitta, ed abbracciò la Sudeta Statua."

La scena è piuttosto rovinata ed anche il cartiglio descrittivo in pedice è praticamente illeggibile. Questo evento non è presentato come un grande dipinto in cornice, ma finge una scena reale che si svolge al di là di un grande arco sostenuto da monumentali colonne tortili. La scena presenta l'episodio drammatico che ebbe luogo nel corso della solenne processione indetta a Cordova, nel 1602, per implorare la cessazione di una pestilenza attraverso la taumaturgica mediazione di san Nicola da Tolentino.

La statua del santo, trasportata dai frati agostiniani, uno dei quali distribuisce i pani benedetti, si inginocchia al passaggio del Crocifisso che, staccatosi dalla croce, abbraccia il simulacro. Tra i fedeli che assistono all'evento miracoloso si notano diversi personaggi esterrefatti per l'accaduto. Una simile scena è stata rappresentata anche fra gli affreschi del chiostro di san Nicola nel monastero agostiniano di Tolentino eseguiti dall'Anastasi e nel ciclo pittorico barocco conservato a Vicenza nell'Oratorio di san Nicola da Tolentino opera di Francesco Maffei (Vicenza, ca. 1605 - Padova, 1660) e Giulio Carpioni (Venezia?, ca. 1613 - Vicenza, 1678), che vennero chiamati ad impegnarsi in quest'impresa fra il 1660 e il 1670.

 

I Bollandisti, nell'opera "Acta Sanctorum" intitolano così i quattro lunghi capitoli che dedicano alla narrazione di una serie di prodigi ottenuti con i Panini: "L'antico uso di benedire i pani in onore di S. Nicola approvato da Dio con miracoli". Fra questi è citato il miracolo di Cordova:

A Cordova nella Spagna infuriò nel 1601-1602 una spaventosa peste. I Padri Agostiniani offrivano agli appestati i Panini di S. Nicola e furono testimoni di numerosi prodigi. Fu stupendo quello del 7 Giugno 1602, quando la statua del Santo fu portata processionalmente all'ospedale dove il c appellano P. Giovanni Navas attendeva all'ingresso reggendo un grande Crocifisso. Lungo il percorso della processione i Religiosi Agostiniani distribuivano i Panini precedentemente benedetti. Giunti all'ingresso dell'ospedale, i portatori del simulacro sollevarono la statua sotto il Crocifisso per benedire la folla implorante soccorso. Questa proruppe in un clamore generale quando scorse che il volto di S. Nicola s'era leggermente piegato a baciare i piedi del Crocifisso e fu impossibile contenere il suo impeto quando fu visto il Crocifisso staccare le braccia dalla croce per abbracciare la statua dei Santo. La peste rapidamente disparve e furono innumerevoli le guarigioni ottenute con l'uso dei Panini di S. Nicola. Il Magistrato della città e il Capitolo Metropolitano il 12 Agosto 1602 fecero voto di recarsi ogni anno il 10 Settembre nella Chiesa dei Padri Agostiniani per ringraziare il loro Protettore S. Nicola del singolare prodigio.

 

 

Cosimo Ulivelli

Ulivelli (1625-1705) fu un pittore di scuola barocca italiano attivo principalmente a Firenze dove lavorò come allievo del Volterrano. Dipinse gli affreschi che si trovano nella parte superiore della navata della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze. Dipinse anche l'abside della abbazia di San Martino in Campo, distrutto durante i restauri degli anni '70 del Novecento.