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L'africa romana: Douggha

Il peristilio della Villa del Trifoglio

Il peristilio della Villa del Trifoglio

 

Mosaico che raffigura quattro cavalli appartenenti a quattro diverse squadre del circo

Mosaico che raffigura quattro cavalli appartenenti a quattro diverse

squadre del circo. Riprodotti a due a due, portano la palma della

vittoria fra i denti. Si chiamano Derisor, Amor, Bocc ... ri.

Si affrontano da una parte all'altra della scena dove due Amori

sembrano divertirsi a cacciare degli uccelli.

Proviene dalla casa del Trifoglio e risale al II secolo d. C.

 

Mosaico che raffigura una gazzella

Mosaico che raffigura una gazzella

 

 

LE VILLE ROMANE DI DOUGGHA

 

 

 

Sono costruite sul modello mediterraneo, i cui ambienti sono disposti attorno ad un cortile circondato da un portico. I pavimenti sono impreziositi da ricchi mosaici. Altre abitazioni di minor pregio sono diffuse per tutta la città. Dal Foro e piazza del Mercato, seguendo la direzione est con una strada che scende verso un quartiere di abitazioni si raggiunge rapidamente un incrocio ornato di un grande monumento di incerta destinazione (una fontana, una tribuna per le arringhe o un complesso dedicato alla famiglia imperiale).

Sulla strada principale, meritano una visita varie abitazioni, che prendono il nome dal soggetto dei mosaici che vi sono stati scoperti. Sulla sinistra la casa «Omnia tibi felicia», i cui ambienti sono disposti intorno a una piccola corte porticata, era interamente pavimentata da mosaici oggi esposti al Museo del Bardo.

  APPROFONDIMENTO

        Villa del Trifoglio

 

La casa di Dioniso e Ulisse è una delle meglio conservate di Dougga: il primo piano, dove si trovava l'entrata principale, è ancora parzialmente in piedi. Da qui una scala discendeva in un'ampia corte circondata da un portico coperto con volte a crociera. I mosaici pavimentali sono oggi al Museo del Bardo. Le vicine case del Labirinto e delle Tre Maschere conservano in alcune stanze i mosaici originari.

Sulla sinistra, un'altra strada permette di accedere alla casa della caccia alla lepre, dove si trova un bel mosaico del IV secolo. La casa del Trifolium è la più grande tra quelle scavate a Douggha. Costruita nel corso della prima metà del III secolo e in seguito rimaneggiata, non differisce molto nella pianta dalle altre abitazioni della città ed è così chiamata per un ambiente a tre absidi.

Struttura della Villa del Trifoglio

Struttura e posizione della Villa del Trifoglio

Deve il nome a una sala con tre absidi disposte a trifoglio, che svolgeva probabilmente funzione di rappresentanza ed era usata di volta in volta come salone da ricevimento e come stanza da pranzo.

L'ingresso principale si trovava al primo piano, da dove si scendeva a piano terra per una grande scala con 21 gradini.

Le stanze erano disposte intorno a una corte porticata ornata al centro da un giardino (viridarium). Interessanti alcuni suoi mosaici oggi conservati al Museo del Bardo.

L'edificio si sviluppa su due piani attorno a un giardino circondato da un portico colonnato. Si crede che sia stato il bordello della città, per un'insegna all'ingresso, oggi rimossa per non urtare la sensibilità dei turisti.

La casa di Eros e Psiche, che si trova a nord-est delle terme estive, conserva nel patio un bel mosaico del IV secolo.