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CICLo AGOSTINIANo di Gunther Matthaus a Indersdorf

Agostino battezza

Agostino battezza

 

 

GUNTHER MATTHAUS

1755

Indersdorf, chiesa Assunzione di Maria

 

Agostino battezza

 

 

 

Agostino è in piedi con le insegne vescovili davanti a un fonte battesimale rotondo su cui sono chinati due ragazzi. Con la sinistra abbraccia un bambino mentre versa dell'acqua benedetta con la destra sulla testa di un altro fanciullo. Due giovani canonici portano il bastone e la mitra del vescovo. Un notabile, alto e dal portamento nobile, fa da padrino e tocca la spalla destra del battezzato. Dietro un'altra persona alza un ombrello alla moda orientale.

Sullo sfondo i padrini assistono al battesimo. L'affresco è dipinto sul soffitto della cappella Anna. Questa cappella era il battistero e ospita ancora oggi il fonte battesimale.

 

Il soggetto di Agostino che battezza non è molto comune: è diffusa piuttosto la raffigurazione del suo battesimo ad opera di Ambrogio. Si tratta di una delle diverse tematiche iconografiche che sono servite a illustrare una delle attività di maggior rilievo svolte dal santo durante la sua azione pastorale.

 

1. 1. Ricevete la formula della fede che è detta Simbolo. E quando l'avete ricevuta imprimetela nel cuore e ripetetevela ogni giorno interiormente. Prima di dormire, prima di uscire, munitevi del vostro Simbolo. Nessuno scrive il Simbolo al solo scopo che sia letto, ma perché sia meditato. E perché la dimenticanza non distrugga ciò che la diligenza ha tramandato, funzioni da libro per voi la vostra memoria. Ciò che udrete sarà l'oggetto della vostra fede e quello che crederete lo ripeterete anche con la lingua. Ha detto infatti l'Apostolo: Con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Questo è il Simbolo che ripasserete e che ripeterete.

Le parole che avete sentito recitare si trovano qua e là nelle Scritture divine ma da lì sono state raccolte e riassunte in un unico testo per evitare fatica alla memoria degli uomini più lenti e perché ogni uomo possa dire, possa ritenere quello che crede. Non avete proprio appena adesso sentito che Dio è onnipotente? Ebbene voi cominciate ad averlo anche come Padre, dal momento in cui foste nati da quella Madre che è la Chiesa.

1. 2. Così dunque avete già imparato, avete meditato, avete ritenuto il concetto, siete nella situazione di poter dire: Credo in Dio Padre onnipotente. Dio è onnipotente. Essendo tale, non può morire, non può ingannarsi, non può mentire, e, come dice l'Apostolo: Non può rinnegare se stesso. Quante cose non può fare pur essendo onnipotente, anzi proprio perché non le può fare è onnipotente! Infatti se potesse morire, non sarebbe onnipotente; così se potesse mentire, ingannarsi, ingannare, agire ingiustamente, non sarebbe onnipotente; se tali possibilità ci fossero in lui, ciò non corrisponderebbe alla onnipotenza. Indubbiamente il nostro Padre onnipotente non può peccare. Può fare quel che vuole perché è la onnipotenza stessa. Fa qualunque cosa voglia di bene, di giusto; una cosa che sia male a farsi non la vuole. Nessuno resiste all'Onnipotente così da non fare quello che egli vuole.

AGOSTINO, Discorso sul Simbolo rivolto ai Catecumeni 1, 1-2