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CICLo AGOSTINIANo di Gunther Matthaus a Indersdorf

Ordinazione sacerdotale di Agostino

Ordinazione sacerdotale di Agostino

 

 

GUNTHER MATTHAUS

1755

Indersdorf, chiesa Assunzione di Maria

 

Ordinazione sacerdotale di Agostino

 

 

 

Subito sopra la scena della morte di Agostino, sulla parete di sinistra si trova un angelo che fa un gesto di saluto verso Agostino, che è stato raffigurato di fronte sulla parete destra rispetto alla finestra. Il viso dell'angelo per quanto rovinato dal tempo, mantiene ancora la sua espressività. Un ampio panneggio nei vestiti conferisce alla figura dell'angelo movimenti che attenuano la staticità della scena.

Agostino viene presentato dal popolo al vescovo Valerio assiso sulla sua cattedra episcopale: con un ampio gesto accoglie Agostino al suo servizio nella sua Chiesa di Ippona. Agostino con le mani giunte sembra rifiutarsi, ma l'atteggiamento estatico rivela la sua piena docilità alla chiamata.

 

Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.

 

In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.

POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1